De gustibus...

Cilento, Gelateria Antica Di Matteo tra le 36 gelaterie migliori per Gambero Rosso

TORCHIARA (SA), 26 GENNAIO 2017 – La Gelateria Antica Di Matteo di Raffaele Del Verme, a Sant’Antuono di Torchiara (Salerno),tra le 36 gelaterie premiate con i tre coni della guida ‘Gelaterie d’Italia 2017’ del Gambero Rosso. Tale guida, presentata a Rimini durante la trentottesima edizione di Sigep – il  salone della gelateria, pasticceria artigianale, panificazione e caffè –  è alla sua prima pubblicazione e punta a valorizzare i produttori  di gelato che rispettano la tradizione.

Tale prestigioso riconoscimento è soltanto l’ultimo in ordine di tempo per la gelateria del piccolo borgo cilentano. Infatti, ricordiamo che nella classifica delle “100 migliori gelaterie artigianali 2016” stilata da Dissapore, che la gelateria Di Matteo si è piazzata al quinto posto. Inoltre, il suo “gusto” mandorla e arancia è stato primo classificato nella categoria gusto nel “Festival del gelato artigianale 2015” di Agugliano, in provincia di Ancona.

Oltre a Di Matteo, in Campania sono state premiate la gelateria Angelo Napoli in Via Porta Elina (2 coni) e Kriò Gelatocaffè in via Roma  (1 cono).

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.