CaffèLetterario (3.0)Incontro d'Autore

“L’uso del VABBUO'”, Erri de Luca

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Vabbuo’ è una parola tutta intera. Non è “va buo'” che perde tempo in mezzo e rinuncia al raddoppio filosofico della lettera b. Vabbuo’ è spesso l’accomodamento alla realtà, rinuncia a interferire con gli eventi. La donna che tu amavi ti ha lasciato? Vabbuo’. In seconda battuta, se uno proprio insiste a estorcere un commento, una reazione, si può aggiungere: E che ce pozzo fa’?”. Hai perso il lavoro? Vabbuo’. Come? Hai perso il lavoro e dici vabbuo’? Per forza, che vuoi farci, me ne cerco un altro. Qui il vabbuo’ non è solo rassegnato, ma insinua una speranza.

Vabbuo’ non è l’equivalente di va bene. Il bene qui non c’entra. Qui si dichiara il buono, che è precario. Comme staie? Stongo buono. E’ affermazione prudente, consapevole della prossimità con il suo opposto, che non è il male, invece è il malamente. Rispondere “sto bene” è impegnativo, oltre che temerario. Può attirarsi il malocchio a pronta presa.

La nave sta affondando e i passeggeri danno l’ assalto alle scialuppe? Vabbuò. Lasciate fare: il migliore degli ordini di quella nottata. Dalla capitaneria di porto intimano di risalire a bordo? Vabbuo’, tanto non ci pensa nemmeno. Il vabbuò può essere insolente. Quel tale ha passato un guaio? Vabbuo’ qui è indifferente. Quel tale non sapeva chi stava pagando la vacanza sontuosa a lui e a tutta la famiglia? Vabbuo’ qui è dell’incredulo incallito. Gli americani sono sbarcati sulla luna: vabbuo’, dissero i russi amareggiati.

Voi che dite: quella è la nipote di Mubarak? Vabbuo’, si convinse il funzionario comprensivo. Ti hanno rubato il portafoglio? Vabbuo’, tanto non ci stava dentro niente: qui il vabbuo’ contiene un poco di solidarietà per il ladro sfortunato. Aumentano le tasse? Vabbuo’, che qui è di opposizione: tanto non le pagava neanche prima. Oppure serve a chiudere una disputa, rinunciando al diritto di replica. Vuoi avere tu l’ultima parola? Vabbuo’, concilia uno dei due. E se il Napoli ha perso la partita?: No, qui vabbuo’ non c’entra, qui interviene il mannaggia a questo e a quello. Quante volte al giorno si pronuncia il vabbuo’? Da noi, in varie forme di dialetti e lingue, succede troppo spesso.

Erri De Luca

(Foto: iostoconerri.net)