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Minacce ai gestori dei beni confiscati, interrogazione parlamentare di Piccolo (Pd): “Il governo intervenga”

(Foto: BioEcoGeo)

Roma, 06 aprile 2017 – Arriva in Parlamento il caso dei raid intimidatori ai danni del Fondo rustico Amato Lamberti, di Chiaiano, confiscato ai clan e affidato al lavoro sociale di una cooperativa. Una interrogazione al Ministro dell’Interno è stata presentata dal deputato del Pd, Salvatore Piccolo, componente della commissione Antimafia. A sottoscrivere l’interrogazione anche altri due parlamentari napoletani dell’Antimafia, Luisa Bossa e Massimiliamo Manfredi, e i deputati del Pd, Carloni e Sgambati.

“Chiediamo al Governo – spiega l’on. Salvatore Piccolo – di assumere iniziative per proteggere e tutelare dalle intimidazioni e da fatti delittuosi di chiara connotazione camorristica, le attività sociali che la cooperativa affidataria svolge sul bene confiscato, per testimoniare ancor più l’impegno e la fermezza dello Stato nel contrasto all’illegalità e al crimine organizzato”.

Il Fondo rustico Amato Lamberti di Chiaiano (circa 14 ettari di terreno) è un bene confiscato al clan Simeoli e affidato in gestione alla cooperativa “Resistenza”. Qui sono realizzate molteplici iniziative di carattere sociale. Più volte, i volontari hanno dovuto subire intimidazioni, minacce, attacchi. Lo scorso due aprile si è registrato l’ultimo, grave episodio: una porzione notevole del podere è stata data alle fiamme mentre il titolare della cooperativa, è stato avvicinato da due persone in scooter che gli hanno gridato “ve ne dovete andare”.

“Gli attacchi ai soggetti che provano a far rivivere i beni confiscati – dice ancora il deputato Salvatore Piccolo – sono cronaca quotidiana in tutta la provincia di Napoli, segno che i clan soffrono non poco la determinazione e la ferma volontà dello Stato di recuperare un bene frutto del crimine e della violenza camorristica per restituirlo ai cittadini. Questi episodi non fermano, naturalmente, le realtà associative ma diffondono paura,  disorientamento e disagio, a cui lo Stato deve opporre una reazione adeguata”.

(Comunicato Stampa)