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Piaggine (SA), il Comune mette a disposizione il Poliambulatorio Mobile per la campagna vaccinazione anti-covid

(Fonte foto: profilo Fb sindaco Guglielmo Vairo)

 

Piaggine (SA), 1 febbraio 2021 – Per agevolare la campagna di vaccinazione anti-Covid nei confronti degli ultraottantenti residenti nel territorio ASL di competenza, il Comune di Piaggine ha deciso di mettere a disposizione il Poliambulatorio Mobile.

 A comunicarlo, il sindaco  di Piaggine Guglielmo Vairo sul suo profilo Facebook: «In merito alle notizie odierne sulle presunte difficoltà – scrive il sindaco Vairo –  in Regione Campania, della somministrazione del vaccino agli ultraottantenni, si precisa che l’Amministrazione comunale di Piaggine, in collaborazione con l’Associazione Onlus “Soccorso Sociale, ha messo a disposizione il Poliambulatorio Mobile di proprietà del Comune per garantire il servizio su tutto il territorio dell’ASL di competenza».

Ricordiamo che dal 30 gennaio è possibile registrarsi sulla piattaforma informatica della Regione Campania per l’adesione alla campagna di vaccinazione anti Covid-19 riservata alla popolazione campana oltre gli 80 anni di età.

Qui il link della piattaforma: https://adesionevaccinazioni.soresa.it/
Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.