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Progetto Arca, apre a Milano il primo Centro per homeless progettato con social design

Progetto Arca_Centro Artigianelli 3

MILANO, 11 MARZO 2015 – Via degli Artigianelli 6 è l’indirizzo del primo Centro di Accoglienza per persone senza dimora a Milano concepita secondo un progetto di social design. Proprietà e gestione del Centro sono di Fondazione Progetto Arca onlus, che da 21 anni opera a livello nazionale, e a livello locale in particolare a Milano, per fornire aiuto e favorire l’integrazione sociale di coloro che versano in uno stato di grave indigenza ed emarginazione, in particolare le persone senza dimora.

Ricavato da uno stabile ristrutturato da Progetto Arca (la cui sede è al piano superiore), il Centro di Artigianelli apre le porte ai suoi ospiti con 18 posti letto disponibili, sia per uomini che per donne, in questo spazio in cui per la prima volta a Milano si può parlare di dormitorio non solo come un luogo di accoglienza, ma anche come luogo di ricostruzione della socialità e della relazione, tesa a migliorare ed accelerare il percorso di recupero e di uscita dal disagio delle persone ospiti.

Questo è reso possibile grazie al “Progetto Bellezza” avviato grazie alla collaborazione con il Politecnico e l’Università di Torino. L’idea alla base del progetto prevede la trasformazione degli spazi in luoghi belli, ospitali, funzionali, ricchi di contenuti simbolici, che diano senso alla convivenza e che stimolino la relazione. La scala-libreria ottenuta da materiali di recupero, l’orto verticale dove ognuno potrà curare il proprio pezzo, il letto e i mobili disegnati insieme agli ospiti sono solo i primi esempi di social design applicato alle stanze del Centro.

La collaborazione è l’altro elemento distintivo di questo progetto: architetti, creativi, antropologi, operatori e ospiti, tutti insieme hanno contribuito a progettare e realizzare gli spazi.

“Dopo 20 anni di attività dedicata all’assistenza cioè di offerta del primo aiuto ai più bisognosi e di soddisfazione dei bisogni primari (come bere, mangiare e dormire, legati cioè alla sopravvivenza dell’uomo), guardiamo al futuro investendo e credendo fortemente in questo progetto di avanguardia”, dichiara Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca. “È necessario infatti che facciamo un passo in più, cominciando a occuparci anche di integrazione, supportando le persone affinché riacquistino stima verso se stesse, indipendenza e autonomia. E la bellezza degli spazi e dei dettagli significa bellezza etica, fondata sull’equilibrio e sull’armonia interiori, che permette all’individuo di ritrovare se stesso e perseguire gli obiettivi che si era riproposto”.

Il “Progetto Bellezza” si inserisce nel più ampio progetto multidisciplinare “Abitare il dormitorio”, avviato nel 2009 dall’antropologa Valentina Porcellana (Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino) e dall’architetto Cristian Campagnaro (Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino). Il progetto, incentrato sull’analisi dei bisogni e delle necessità funzionali degli ospiti e la riqualificazione degli spazi di accoglienza notturna per persone senza dimora, ha visto la luce nella città di Torino, in collaborazione con il Servizio Adulti in Difficoltà della Divisione Servizi Sociali.

Oggi “Abitare il dormitorio” vede la sua equipe arricchirsi di professionalità e saperi preziosi e riceve adesioni disciplinari e proposte di intervento in diverse città italiane (attualmente Torino, Verona e Milano), anche grazie al sostegno di FIO.PSD, Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora.

www.progettoarca.org

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