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98° Arena di Verona Opera festival 2021, sabato 31 luglio e domenica 1 agosto: L’Opera e le stelle del fine settimana in Arena

(Pagliacci, EnneviFoto)

Dopo la prima sold-out di Turandot e l’atteso ritorno del “re” Domingo, nel fine settimana va in scena una rappresentazione davvero unica del dittico verista, debutto assoluto del tenore Alagna all’Arena di Verona accanto alla compagna d’arte e di vita, Aleksandra Kurzak, e un cast d’eccezione. Domenica torna nella sua potenza visiva la fiaba di Turandot, ultimo capolavoro di Puccini, con gli stessi richiestissimi interpreti e l’occasione di vedere il quadro “talismano” di Maria Callas, esposto per una sola sera grazie alla Fondazione Zani.

Le due brevi opere Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, riprese e trasmesse anche da Rai3, sono le prime nuove produzioni del 98° Arena di Verona Opera festival 2021. Alle scenografie architettoniche e digitali si abbinano immagini provenienti dalla Valle dei Templi, Musei e Biblioteca Vaticana, Museo Nazionale del Cinema e Fellini Museum Rimini. La narrazione omaggia il grande cinema italiano dal Neorealismo al mondo onirico e meta-teatrale di Federico Fellini ricreato da mimi, figuranti e membri del Ballo dell’Arena. Sabato 31 luglio alle 21, l’Orchestra della Fondazione Arena e il Coro, preparato da Vito Lombardi, sono diretti dal maestro Marco Armiliato, che guida un cast quasi interamente rinnovato. La stella franco-italiana Roberto Alagna ha scelto di fare il suo lungamente atteso debutto areniano affrontando il ruolo di protagonista in entrambe le opere, come Turiddu e come Canio; il doppio ruolo di Santuzza e Nedda in scena è una prima volta anche per Aleksandra Kurzak, soprano polacco già acclamato all’inaugurazione del Festival 2019, come ultima Traviata secondo Franco Zeffirelli. Il grande baritono Ambrogio Maestri completa i triangoli delle due vicende come Alfio minaccioso e Tonio, regista-demiurgo. In questa vera e propria serata-evento sono coinvolti anche altri importanti debutti e storici ritorni, a cominciare dalla preziosa partecipazione di Elena Zilio, glorioso mezzosoprano che dagli anni ‘60 calca le scene dei teatri più importanti del mondo con i massimi interpreti dell’Opera e che ritorna a Verona per un’unica recita come mamma Lucia dopo 45 anni dalla sua ultima presenza in Arena. In Pagliacci torna come Silvio il baritono Mario Cassi accanto al Peppe del tenore Matteo Mezzaro, che fa il suo esordio in Anfiteatro. Confermati Clarissa Leonardi come Lola, Max René Cosotti e Dario Giorgelè come contadini e le voci bianche di A.Li.Ve. dirette da Paolo Facincani. Cavalleria rusticana e Pagliacci replica per un’ultima volta, con diverso cast, il 14 agosto.  Sono disponibili ancora posti in alcuni settori.

A partire dal mese di agosto, gli spettacoli d’opera all’Arena di Verona iniziano alle 20.45.

Il primo è Turandot, che dopo la trionfale première con un’Arena esaurita in ogni ordine di posto, domenica 1° agosto alle 20.45 conferma interamente il suo cast di assoluto prestigio internazionale, che ha portato per la prima volta in Italia la principessa di gelo nell’interpretazione di Anna Netrebko. Con lei c’è l’applauditissimo Principe ignoto di Yusif Eyvazov, a completare quella che è stata definita la “coppia d’oro dell’Opera” fuori dalla scena e sui palcoscenici più importanti del mondo. La locandina comprende giovani talentuosi come Ruth Iniesta (Liù) e Riccardo Fassi (Timur) e nelle maschere Ping, Pang Pong Alexey LavrovFrancesco Pittari e Marcello Nardis. Completano il cast il Mandarino dell’ucraino Viktor Shevchenko, l’Imperatore d’eccezione Carlo Bosi e il Principe di Persia di Riccardo Rados. Dopo il 1° agosto l’ultima occasione per ascoltare le stelle di Turandot è giovedì 5 agosto: l’opera, estremo capolavoro di Puccini messa in scena grazie anche alle immagini digitali del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, torna a fine Festival per due ultime recite con cast rinnovato. Ultimi posti disponibili

In occasione della rappresentazione di Turandot del 1° agosto, l’Arena di Verona è una volta di più luogo di incontro di diverse arti e memorie: per un’unica sera l’interno dell’arcovolo 1 (accessibile dalle 19 a chi sia in possesso di un biglietto di platea o dei settori Verdi, Puccini e Rossini) ospiterà la piccola ma preziosa tela settecentesca di Giambettino Cignaroli raffigurante la Sacra Famiglia, donata da Giambattista Meneghini a Maria Callas il 1° agosto 1947, alla vigilia del suo debutto areniano ne La Gioconda e primo suo trionfo internazionale. Da allora il soprano più grande di sempre non si separò più dal caro oggetto. Questa rara “restituzione”, possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Paolo e Carolina Zani, sarà aperta a tutti anche prima dell’opera a ingresso libero, solo dalle 17 alle 19.

La “settimana delle stelle” prosegue con il doppio appuntamento di Roberto Bolle and Friends, alle 21.15 di lunedì 2 agosto e martedì 3 agosto, già quasi completamente sold-out.

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