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Fedez e Francesca Michielin in conferenza stampa: “Ansietta” ed emozione per la partecipazione al Festival di Sanremo 2021 (Video)

(Ph Fabrizio Cestari)

 

Entusiamo, emozione e una fisiologica “ansietta”. Questo è il mood che precede la partecipazione alla 71° edizione del Festival di Sanremo di Fedez e Francesca Michielin, in gara con il brano “Chiamami per Nome”.

«È stata una boccata d’ossigeno in un momento dove la routine era pesante, una ventata di freschezza. Primo Sanremo per me, ansia, ma ho voglia di vivermi questa esperienza come tale. Nessun progetto discografico imminente, appena finito Sanremo», puntualizza all’inizio della conferenza stampa (via Zoom) Fedez che, a differenza di Francesca Michielin, affronterà per la prima volta il palco di Sanremo.

«Quando abbiamo scritto la canzone per Sanremo – prosegue Fedez –, abbiamo detto “Perché no?” ma non era pensata per il Festival. Dal mio punto di vista c’è la voglia di vedere un’esperienza che non ho mai vissuto. Sono andato a Sanremo con Lorenzo Fragola, ero il manager pro bono per lui. E mi son detto: “Io al posto suo non ce la farei mai”. Anche oggi non so se emotivamente ci riuscirò. Al netto di questo, non so cosa ci sarà. Sto lavorando delle canzoni. Negli anni passati mi son dato delle scadenze. Quello è un errore che sento di dire di non fare. Perdi la magia del viaggio che devi fare. Magari ho delle tracce pronte, ma mi sembrava di ricommettere degli errori che mi impedivano di godere un percorso di questo tipo».

Inevitabilmente, durante la conferenza stampa, ci sono stati riferimenti alla manciata di secondi del brano pubblicati da Fedez sul suo profilo Instagram. Ad andare incontro a quest’ultimo, pungolato simpaticamente più volte sul fatto di aver spoilerato la canzone, Francesca Michielin che ha precisato: «Fede sta prendendo il festival in maniera davvero serissima, ve lo assicuro. A prescindere da quell’episodio, sta mettendo anima e corpo in questo progetto. Studiamo dallo stesso maestro di canto. Soltanto con una persona con cui ho molta confidenza potevo condividere queste emozioni». Si inserisce Fedez che aggiunge: «Quando è avvenuto il fattaccio, Francesca era legittima ad apostrofarmi in tutti i modi. Invece era lei a darmi il supporto psicologico. I rapporti tra me e Francesca si sono legati molto di più, è inevitabile che si crei un legame umano».

I due artisti, quindi, tornano a collaborare e ad esibirsi insieme dopo i successi di “Magnifico” e “Cigno Nero”.

Raffrontando tali collaborazioni con il brano in gara al Festival di Sanremo 2021, «Percezione nostra – precisa Fedez – è che ci sia un upgrade stilistico. Mi sembra che sia pop con sfumature più urban. Mi diletto di più nel canto, Mahmood si percepisce molto, mi sento Mahmood quando lo faccio (sorride). Nella stesura del brano ci sono delle diversità ampie rispetto al nostro pregresso. I brani che abbiamo fatto io e Francesca erano molto classici. Abbiamo cercato di non tenere una stesura classica. A livello tematico è inevitabile che un pezzettino di me ci sia. “Chiamami per nome” affronta principalmente le tematiche dell’amore, ma riflette anche le insicurezze del momento attuale, in cui siamo fortunati a vivere il grande privilegio della speranza. Il testo è stato scritto insieme, in prima battuta da me e Francesca, per poi allargarsi a tutto il team di scrittura e composizione, con Davide Simonetta, Jacopo, Dargen e Mahmood… è stato un lavoro di collettività, un viaggio che mi ha portato una vera boccata di ossigeno».

Segue Francesca: «C’è una evoluzione stilistica, Magnifico è figlio del suo tempo. E’ un piccolo classico ma circoscritto in quel periodo. Credo che comunque sia un brano molto trasversale. Il testo è anche in parte autobiografico. Rappresenta molto come mi sono sentita in questo periodo. “Oggi ho una maglia che non mi dona” dico, in apertura. Dico che nonostante tutto quello che ho vissuto, non ho paura di vivere anche qualcosa di bello. Rappresenta molto questa voglia di vivere la musica come qualcosa che ti trasporta. Prima mi chiudevo in una scatola ed oggi esco. Oggi voglio dirti che non ho paura e che vivere un sogno porta fortuna. A me emoziona molto anche per questo. Ha delle frasi che ricollego molto a questo momento che sto vivendo».

Un momento che, come è noto, porterà ad una edizione del Festival di Sanremo senza pubblico e con una serie di restrizioni. Un periodo che, come ha sottolineato Fedez, ha determinato dei cambiamenti: «Se devo vedere il bicchiere mezzo pieno, una cosa che mi ha lasciato questo periodo, è uno spirito di appartenenza che prima non sentivo proprio. Una cosa che ho percepito tantissimo è sapere che facciamo parte di una collettività, di far parte di un Paese. Spero che mi rimanga, sono molto orgoglioso di quello che è stato fatto, in senso collettivo e personale».

Il brano sanremese “Chiamami per Nome” è stato scritto da Federico Lucia, Francesca Michielin, Davide Simonetta, Alessandro Mahmoud, Alessandro Raina e prodotto da d.whale.

Su Mahmoud si è soffermata Francesca che ha sottolineato: «Alessandro lo conosco da anni e anni, eravamo veramente piccoli, molto giovani. Abbiamo fatto questo viaggio in treno parlando di musica, ci siamo piaciuti e la collaborazione è nata con Cheyenne. Non è facile lavorare con autori che mi danno un pezzo. Alessandro l’ha scritta in virtù di tanti discorsi che ci accomunano musicalmente. Come scrittore di melodie credo sia fenomenale. E’ una persona che studia tanto»

In attesa che la 71 esima edizione del Festival di Sanremo entri nel vivo, ricordiamo che Francesca Michielin pubblicherà il 5 marzo FEAT (Fuori dagli spazi), l’evoluzione del progetto discografico FEAT (Stato di natura). Un disco in continua evoluzione che cresce e si arricchisce per raccontare la bellezza dell’incontro, attraverso l’unione di artisti e amici di generi diversi, in un importante progetto collettivo.

 

https://www.youtube.com/watch?v=pfzEmv0dfQk&feature=youtu.be

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.