“Neminem laedit qui suo iure utitur”: chi esercita un proprio diritto non fa male a nessuno
“Neminem laedit qui suo iure utitur”, ovverosia: “Chi esercita un proprio diritto non fa male a nessuno”. Da ciò, si può desumere che – dal momento in cui, uno travalica il limite, sconfinando nell’altrui legittimo diritto -, commette un illecito. Concetto che trova la sua origine nella lex Aquilia, del 287 a. C. che per prima disciplinò – nel diritto romano -, la responsabilità ex-delicto, vale a dire quel principio in virtù del quale la lesione di un diritto soggettivo assoluto, o comunque, di una posizione giuridica soggettiva tutelata dall’ordinamento, obbliga l’autore della lesione a risarcire le conseguenze negative patrimoniali e non patrimoniali che dalla medesima sono derivate (da qui l’art. 2043 c.c.).
Ad alcuni non farebbe male tenere a portata di mano almeno il Codice Civile.
Rosy Merola