Piazza Affari

Finanza, sulla scia positiva di Madrid: Milano chiude a +0,97%

Milano, 11 ottobre 2017  –  Sulla scia delle vicende di politiche della Spagna, chiusura mista per le Borse europee. Infatti, se Madrid tira un sospiro di sollievo dopo lo stop all’indipendenza della Catalogna registrando sul listino principale un + 1,34% a 10.278, seguita da Milano (+0,97% a 22.552 punti, e Madrid), più cauta Francoforte (+0,17% a 12.970 punti), mentre di misura sotto la parità Parigi (-0,02% a 5.362 punti) sia Londra (-0,06% a 7.533 punti). Oggi lo spread tra il Btp e il Bund tedesco a dieci anni chiude a 169 punti base, con il rendimento del titolo decennale italiano al 2,14%.). In calo il grezzo, il Wti, contratto con consegna a novembre perde lo 0,39%  posizionandosi a 50,74 dollari al barile.

Sguardo macroeconomico –  Proseguono le rassicurazioni del Fmi. Secondo quanto indicato nel Global Financial Stability Report, si è registrato un miglioramento a livello globale della stabilità finanziaria. Nonostante ciò, per l’organizzazione con sede a Washington non bisogna abbassare la guardia, al fine di evitare che alcuni elementi di debolezza possano assumere dimensioni più grandi. Per questo, il Fmi suggerisce alla Bce di proseguire con la politica monetaria accomodante adottata.

Piazza Affari –Sul listino principale, la dura valutazione di Goldman Sachs fanno chiudere in negativo le contrattazioni di Saipem (-3,6%). Cede terreno anche Mediaset ha perso mezzo punto percentuale, nonostante le nuove indiscrezioni circa un imminente accordo con Vivendi. In progresso Unipol (+3%) e Banco Bpm (+4,8%). Positiva anche Telecom (+2,25%).

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.