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Arte&Finance: #PeaceforUkraine

Dopo mesi di assenza, Art&Finance torna per unirsi all’appello di pace che – trasversalmente – si alza a sostegno dell’Ucraina. L’essenza dell’arte è in antitesi con l’orrore e l’errore della guerra. La ripudia. Si ribella a essa perché, riprendendo un’espressione di Alessandro Bergonzoni (già citata in passato in questo spazio): «Ribelliamoci, torniamo al bello. Ri-bello. Rivoglio il bello!».

Così, ci dichiariamo contrari a questa (e ogni forma di conflitto) a nostro modo, attraverso una selezione di dipinti di artisti contemporanei ucraini che hanno immortalato su tela la suggestiva bellezza della capitale Kiev, che conta – tra le altre cose – uno dei sette siti dell’Ucraina dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità: la Cattedrale di Santa Sofia e relative costruzioni monastiche, Kyjevo-Pečers’ka Lavra, (culturale, iscritto nella lista Patrimonio dell’Unesco dal 1990).

Gli altri sei siti: Leopoli – il complesso del centro storico (culturale, Patrimonio Unesco dal 1998); Arco geodetico di Struve (Patrimonio Unesco dal 2005, culturale, condiviso con dieci nazioni: Bielorussia; Estonia; Finlandia; Lettonia; Lituania; Moldavia; Norvegia; Russia; Svezia); Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (Patrimonio Unesco dal 1998, naturale. Proprietà transnazionale costituito da 94 componenti in 18 paesi: Albania; Austria; Belgio; Bosnia ed Erzegovina; Bulgaria; Croazia; Francia; Germania; Italia; Macedonia del Nord; Polonia; Rep. Ceca; Romania; Slovacchia; Slovenia; Spagna e Svizzera); Residenza dei metropoliti bucovini e dalmati, Černivci (Patrimonio Unesco dal 2011, culturale); Antica città di Chersoneso Taurica e la sua Chora,  Sebastopoli (Patrimonio Unesco dal 2013, culturale); Tserkvas in legno della regione dei Carpazi in Polonia e Ucraina (Patrimonio Unesco dal 2013, culturale). Inoltre, diciassette sono i siti ucraini che hanno presentato la candidatura per essere iscritti nella lista Unesco.

Di seguito, la selezione di opere e artisti scelti da Art&Finance:

Nome Opera: Winter in Kiev (2014)
Artista: Artem Brazhnik (Pittore, Ucraina)
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 60×80 cm
Quotazione: 3.110

 

Nome Opera: Kiev winter (2017)
Artista: Artem Brazhnik (Pittore, Ucraina)
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 85×120 cm
Quotazione: 4.000

 

Nome Opera: St. Michael`s Monastery in Kiev (2015)
Artista: Artem Brazhnik (Pittore, Ucraina)
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 50×80 cm
Quotazione: 4.000

 

Nome Opera: Kiev Summer Night (2021)
Artista: Sergey Lutsenko (Pittore, Ucraina)
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni:50×70 cm
Quotazione: 1.200

 

Nome Opera: The Metro bridge.Kiev (2016)
Artista: Sergey Lutsenko (Pittore, Ucraina)
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni:50×70 cm
Quotazione: 1.000

 

Nome Opera: Kyiv. Saksagansky Street (2017)
Artista: Nataliya Bagatskaya (Pittrice, Ucraina)
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 55×45 cm
Quotazione: 1.060

 

Nome Opera: Cityscape. Kontraktova soul (2020)
Artista: Anastasiia Grygorieva (Pittrice, Ucraina)
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 100×100 cm
Quotazione: 1.650
Nota: L’opera fa parte della serie “Kiev, che non esiste più”, quadri che immortalano luoghi di Kiev che non esistono più. Nel caso specifico, l’artista ha dipinto piazza Kontraktova, un tempo situata al centro della capitale ucraina.

 

Nome Opera: Kiev through the century (2018)
Artista: Anastasiia Grygorieva (Pittrice, Ucraina)
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 100×300 cm
Quotazione: 4.930
Nota: L’opera fa parte della serie “Kiev, che non esiste più”, quadri che immortalano luoghi di Kiev che non esistono più. Nel caso specifico, l’artista ha dipinto piazza Kontraktova, un tempo situata al centro della capitale ucraina.

 

Nome Opera: Kiev. Street intersection (2018)
Artista: Anastasiia Grygorieva (Pittrice, Ucraina)
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 100×100 cm
Quotazione: 1.830

 

Nome Opera: Kyiv. Khreshchatyk  (2021)
Artista: Alla Preobrazhenska-Ronikier (Pittrice, Ucraina, 1961)
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 70×110 cm
Quotazione: 10.500

 

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.