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Art&Finance: Cavalli e tramonto rosso di Gaetano Miani (scheda di lettura)

Per la rubrica #SaturdayInArt:

Titolo Opera: Cavalli e tramonto rosso

Autore: Gaetano Miani

Data: 1987

Dimensioni: 150 x 120 x 6 cm

Materiali: Tela

Tecnica: Pittura ad olio

Collocazione: Galleria Arte Martinelli, Lodi – Italia.

COSA

Il soggetto è un ritratto di cavalli. Sei splendidi esemplari equini di diversa razza e colore sono rappresentanti intenti al galoppo, circondati da una fitta vegetazione mentre il sole tramonta all’orizzonte.

COME

L’uso del colore ha un ruolo predominante nel linguaggio pittorico di Gaetano Miani. Il soggetto è costruito attraverso le pennellate che, nella produzione di tale artista, assumono un eccezionale dinamismo.

L’inquadratura dei soggetti è a tre quarti focalizzati al centro del dipinto, in modo da catalizzare lo sguardo dell’osservatore.

I colori sono in prevalenza freddi ma vivaci. Sostanzialmente in accordo cromatico, nella parte centrale del dipinto spiccano il bianco e i colori della terra usati per rappresentare i cavalli, mentre in alto alcune pennellate di rosso/arancione rompono lo spettro del blu/azzurro che predomina la composizione del quadro. In merito alla stesura del colore, l’artista si affida a pennellate visibili e fluide che conferiscono al dipinto una evidente dinamicità.

La luce è naturale meno intensa nelle parti laterali, mentre si accentua nella parte centrale. Così facendo, i cavalli in azione sono messi in risalto. Tale dosaggio della luce conferisce al dipinto un senso di libertà.

Le ombre sono marcate in corrispondenza della silhouette degli animali. Questo consente al pittore di evidenziare i soggetti ritratti e, allo stesso tempo, insieme ad altri elementi (colore e dinamica della stesura del colore, luce) a conferire movimento al ritratto.

Lo spazio è aperto. La linea che traccia l’orizzonte nella parte alta del dipinto, attribuisce all’opera profondità.

La composizione è accennatamente confusa per via della dinamicità che predomina nel quadro.

PERCHÈ

Biografia Miani Gaetano – Pittore, scultore, incisore (Troina (EN) 1920Roma 2009). Comincia la sua formazione artistica come allievo di Pippo Rizzo a Palermo. Formazione che prosegue a Milano sotto la guida di Aldo Carpi. Qui, nel 1942, inizia la sua produzione artistica. Conclusasi la Seconda Guerra Mondiale, nel 1946, l’editore G. G. Gorlich di Milano pubblica una monografia sulle sue opere realizzate in quegli anni. L’anno successivo, nel 1947, si trasferisce in Brasile dove si dedica alla realizzazione di una serie di affreschi per cattedrali e palazzi pubblici, come quello della Basilica di Nossa Senhora do Carmo (Campinas, 1948-1950), la Cattedrale di Taubaté (San Paolo, 1950-1952), La Chiesa di São Pedro (Demolita). In Brasile partecipa a diverse “Bienais de Arte” di San Paolo. In questo periodo, anche la sua pittura si concentra su una diversa forma di espressione artistica: da astratta, comincia a trovare ispirazione nella natura. Nel 1954 si aggiudica il concorso per i murali del Palàcio do Cafè e le decorazioni del Palacio da Fazenda di San Paolo. Oltre a realizzare opere, si dedica anche all’insegnamento nel Museo d’Arte e nella Fondazione Alvares Penteado di San Paolo. Dopo aver consolidato la sua presenza artistica in Brasile, negli anni Settanta, decide di aprire apre un suo atelier negli Stati Uniti, a New York. In quegli anni, espone a Roma Palazzo Barberini (1972), Museo di Roma (1975) e a Milano (1975). Inizia, a vivere e lavorare tra Roma e San Paolo. Gli anni Ottanta sono quelli dei tributi alla sua produzione artistica. Nel 1988 il Museo d’Arte di San Paolo omaggia Miani con una retrospettiva. Sempre nel 1988, Maurizio Fagiolo Dell’Arco scrive “Alla ricerca del Paradiso perduto”, una monografia sulla sua attività artistica. L’anno successivo, nel 1989, l’associazione per il Collezionismo d’Arte “Acor” a Roma allestisce una mostra antologica dei suoi lavori e, contemporaneamente, realizza l’importante volume “Gaetano Miani, un itinerario barocco: Sicilia, Roma, Brasile”. Muore a Roma nel 2009, all’età di 89 anni, colpito da un infarto.

Impressioni: Grazie alla dinamicità che l’artista è riuscito ad imprimere con le sue pennellate e con gli elementi oggetto del ritratto, l’opera comunica a chi l’osserva un senso di libertà allo stato brado. Senza restrizioni e condizionamenti. Seguendo semplicemente i ritmi e leggi della natura.

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.