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Capaccio (SA), “Lotterò” è il nuovo singolo/videoclip del rapper The Sniper

“Lotterò” (brano prodotto da Astratto che apre l’album “L’ombra della vita”) è il primo singolo estratto dal nuovo lavoro in studio di The Sniper. Introspettivo e crudo, “Lotterò” pone lo sguardo all’interno delle ferite dell’autore, il quale si mette a nudo parlando di se stesso come un comune perdente che ha deciso di rafforzare le sue ossa dopo i vari colpi presi.

                                             

 

Il video nasconde un significato: nella prima strofa è il bianco a farla da padrone, con uno sfondo scuro che si erge alle spalle del protagonista, a simboleggiare l’oscurità che man mano si avvicina; nella seconda strofa il bianco gioca in bilico col nero, proprio a voler comunicare chel’oscurità ormai è quasi completamente presente; nella terza strofa il nero ha ormai pervaso tutto (o quasi): è la lenta discesa nelle tenebre, tale al punto da non riuscire più a distinguere i lineamenti del corpo dell’artista. Importante è anche l’attenzione rivolta agli occhi i quali, in concomitanza con alcune frasi chiave del pezzo, si illuminano di bianco, proprio a voler simboleggiare l’avvento della disfatta dell’uomo il quale lascia il posto, per l’appunto, al demone.La bandana, rigorosamente nera, è un altro elemento chiave che accompagnerà The Sniperanche per i prossimi lavori: il rapper la descrive come una maschera tesa a celare il volto di chi, per troppo tempo, è stato invisibile: in questo caso, il mascherarsi non vuole più essere un modo per nascondersi ma per mostrarsi, per mostrare l’oscurità che ormai regna dentro il personaggio e che ha deciso di diventare tutt’uno con essa.

«La storia andrà ad evolversi con i prossimi video ufficiali, che mostreranno la lenta discesa nelle tenebre da parte del personaggio, mostrando tutto il suo malessere e la sua perversione».

TESTO “LOTTERÒ”

E che ne sai di me? E che ne hai mai saputo?
Quante volte avrei urlato e sono stato muto
Mi sono creato un alter ego, lo chiamo “il cecchino”
maschera arrabbiata sopra al volto di un bambino

Ma Aldo è diverso, Aldo ormai si è perso
Sul fondo di uno specchio che non regge il suo riflesso
Vorrei dirti di me tanto anche se poi mi blocco
Che rivivo in queste rime anche se mi sento morto

Mi ripeto “alzati, sferra le tue mosse”
Ma mi ritrovo a terra tumefatto e senza forze
Mi riprenderò, lo so, basta la pazienza
Ma i lividi più grossi mi rimangono in coscienza

Con quelli faccio i conti ogni notte nel mio letto
Quando ogni sconfitta rende il mio riposo abietto
Forse passerà, un giorno, forse andrà via
Intanto è il mio malessere a tenermi compagnia

In questa vita non lo so quante volte sbatterò
Di sicuro tornerò più forte e ancora lotterò
Sarà la fotta a farmi sempre da guida
Per il resto, tempo al tempo, ogni soddisfazione arriva, arriva

Ho avuto a che fare con dottori e psicologi
Mi sono scontrato con infami ed ipocriti
I primi hanno una pillola per risolvere tutto
I secondi mirano alla schiena e voglion fare brutto

Per quanto mi riguarda non fanno per me ‘ste merde
Le ho vissute in passato ma rimangono là ferme
Oggi penso al presente con un occhio già al futuro
Anche se rimango inerme nel vederci tanto scuro

E c’è chi brinderebbe a vedermi a terra col culo
Ma sto culo si è già alzato più volte, stai sicuro
Non avrete mai da me questa soddisfazione
La mia fine spetta a me, non ad altre persone

Quando sarà il momento finirà già come so
Dal nulla sono apparso e nel nulla ritornerò
Nel frattempo prendo carta e penna e sfogo ciò che ho
Lascio a parte tutto il resto e do parola al mio flow

In questa vita non lo so quante volte sbatterò
Di sicuro tornerò più forte e ancora lotterò
Sarà la fotta a farmi sempre da guida
Per il resto, tempo al tempo, ogni soddisfazione arriva, arriva

Posso solo ringraziare chi mi ha augurato il male
Perché è stato il male ad insegnarmi a lottare
Ho imparato che il vero dolore è quello mentale
E che devi stare al buio per poterti illuminare

Ho fatto tesoro di ogni cazzo di ferita
Ho raschiato il fondo spaccandomi le dita
Ed ora ‘sto bastardo che ti vedi d’avanti
Porta addosso un’armatura tosta come i diamanti

La mia maschera la tengo addosso come fossi un mostro
Mentre metto i pezzi a posto il mio volto non lo mostro
E voi che cazzo fate? Tutti bravi a parole
Chi ti sta davvero a fianco lo capisci nel dolore

E vaffanculo a te che ascolti, vaffanculo a tutti quanti
Vaffanculo a chi ti fotti, alle tue troie o ai tuoi contanti
La mia fede è il rap e questa non la si nega
E faccio rime tanto crude che il microfono si crepa

In questa vita non lo so quante volte sbatterò
Di sicuro tornerò più forte e ancora lotterò
Sarà la fotta a farmi sempre da guida
Per il resto, tempo al tempo, ogni soddisfazione arriva, arriva

 

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