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Cilento, Propaganda.Moio SocialBluesClub “feat” V. De Luca presenta “E dai”: un “featuring da collasso”

Moio della Civitella (SA), 05 maggio 2020 – «Noi, balordi e buffoni come non mai, con un featuring da “collasso”. Prendete e assembratene tutti». Così, il Propaganda.Moio SocialBluesClub lancia sui canali social una sorta di mashup delle frasi più significative pronunciate dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, durante l’epidemia da Covid-19. Frasi che, in queste settimane, hanno fatto il giro del mondo. Tanto da essere rilanciate da personaggi famosi italiani ed internazionali. È il caso di Naomi Campbell, come sottolineato da quel “fratacchione” (anche questa espressione balzata agli onori della cronaca per via di una battuta dello stesso De Luca) di Fabio Fazio, durante la sua trasmissione “Che tempo che fa”. Insomma, un personaggio che, citando un articolo pubblicato su RollingStone a firma di Ray Banhoff: «Sembra di leggere una pagina di Philip K. Dick o Burroughs. Fa ridere e riflettere allo stesso tempo».

Il risultato del featuring realizzato dalla band cilentana? Un mirabile e, allo stesso tempo, ironico “assembramento” di frasi deluchiane, su una traccia musicale che tradisce la cifra, lo spessore musicale del Propaganda.Moio SocialBluesClub, che conclude il lancio del brano scrivendo: «Ringraziamo tutto IL Propaganda, primo fra tutti Adriano D’Agosto per il l’idea e l’elaborazione; ProduzioniAmenic per la pazienza; k design/studio per le “jasteme”. E, naturalmente, Vincenzo De Luca per la sua arte infinita di paroliere magico».

Un featuring da collasso, appunto, tutto da ascoltare. Un modo per affrontare con intelligenza creativa il periodo del lockdown. Segno che la musica non si ferma. Soprattutto con l’auspicio di ritornare presto a fare musica live.

 

Biografia – La passione smisurata per il Blues e per la musica tutta, apre puntualmente, da poco meno di vent’anni, le porte del PROPAGANDA.MOIO SocialBluesClub che, così come ben spiega l’etichetta, più che una band è un luogo-non luogo dove si condivide l’esaltazione per corde, microfoni e tamburi. In continua trasformazione, ricerca e costruzione, il Propaganda inizia ad aprirsi al pubblico con la formazione ‘classica’ (Elisa Panzariello alla voce, Gianluca Lamanna alla chitarra elettrica, Aniello Ruggiero alla chitarra acustica, Tony Cortazzo – e successivamente Giuseppe Baldo – al basso ed Adriano D’Agosto alle percussioni), portando avanti anche un particolare progetto per messe nuziali, cantate e suonate in chiave blues. Firmano le musiche originali dei cortometraggi La Panchina e No Signal, per la regia di Raffaele Carro (Produzioni Amenic). Dal 2013 lavorano al progetto PROPoeta, componendo le musiche ai testi di Pasquale Caroccia, da lui stesso interpretati. Ai cori si aggiunge anche la voce di Nunzia Forte. Al momento lavorano alla registrazione del loro primo album, contenente “Come mais (frano)?” e “Mettilà”, titolo del loro primo singolo. A maggio 2014 danno il via al Frano Tour che vede frontman Pasquale Caroccia.

 

Membri del gruppo

Pasquale “Poeta” Caroccia | Aniello Ruggiero | Gianluca Lamanna | Giuseppe Baldo | Adriano D’Agosto | Nunzia “Mais” Forte | Elisa “Judy Lee” Panzariello

Città di origine

Moio della Civitella

Genere

Acoustic, Rock, Blues, Prop

Pagina Fb: Propaganda.Moio SocialBluesClub

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.