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Covid-19: Bollettino Ufficiale della Protezione Civile (dati 16/03/2020)


Conferenza stampa del 16 marzo (ore 18.00)

Stando ai dati odierni diffusi dalla Protezione Civile: 23.073 sono i casi positivi (+2.740 di ieri), 2.749 i guariti (+414), 2.158 sono i decessi (+349).
In dettaglio:
  • 27980 i casi totali, le persone attualmente positive sono 23073, 2158 deceduti e 2749 guariti.

Tra i 23073 positivi:

  • 10197 si trovano in isolamento domiciliare

  • 11025 ricoverati con sintomi

  • 1851 in terapia intensiva

Tabella situazione Italia

Campania – Ripartizione contagiati per provincia (16/03/20)
NAPOLI 219
Salerno 57
Caserta 60
Avellino 49
Benevento 4
altro/in fase di verifica 11
Totale 400

 

Campania – Ripartizione contagiati per provincia (15/03/20)
NAPOLI 188
Salerno 49
Caserta 45
Avellino 37
Benevento 4
altro/in fase di verifica 10
Totale 333

 

LOMBARDIA – Continua a crescere il bilancio dei casi positivi in Lombardia che raggiunge quota 14649 (+1.377 rispetto a ieri). Un dato che per quanto «inferiore a quello di ieri, in linea con gli altri giorni», ha sottolineato l’assessore al welfare lombardo Giulio Gallera durante la ormai consueta conferenza stampa concernete il bollettino giornaliero. Aumentano i ricoveri pari a 6171 (complessivi). Di questi: 823 sono le persone ricoverate in terapia intensiva (+66 rispetto a ieri). Per quanto riguarda i decessi, si è arrivati a 1420 (+202, inferiori rispetto a ieri).

Dai dati diffusi, l’Emilia Romagna risulta la seconda regione con più casi dopo la Lombardia.

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.