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Daniele Silvestri in concerto a Scario (SA): «Luogo davvero magico» (Video)

(Daniele Silvestri durante il concerto a Scario, ph Rosy Merola)

 

Scario (SA), 17 luglio 2021 – Una ventata di “Ponentino” – per una sera – ha spirato e deliziato l’incantevole borgo di Scario (SA), grazie alla tappa cilentana del “Tourbinario” di Daniele Silvestri. Infatti, il cantautore romano è stato il protagonista – lo scorso 16 luglio nel piazzale del porto di Scario – del secondo evento della XVI edizione di “Equinozio d’Autunno”, organizzata dal Comune di San Giovanni a Piro (di cui Scario e Bosco sono frazioni) con la direzione artistica di don Gianni Citro e intitolata “Respiro”. «Questo è un mestiere privilegiato ma che, in questo periodo, è stato difficile fare. Riprendere a farlo è, ovviamente, una gioia. Così come lo è riprendere a frequentare luoghi del genere. Questo è un luogo davvero magico».  Così Daniele Silvestri ha salutato il pubblico presente sottolineando: «L’emozione e la magia del posto sono i motivi per i quali, pur avendo scritto una scaletta, l’ho stracciata. Credo che andremo a braccio. Ho cambiato anche l’inizio. Non so se è per via del mare che sta qui accanto, ma ho deciso di iniziare così. Poi si vedrà». Partono le prime note e con esse le prime emozioni della serata attraverso l’esecuzione del brano “Le navi”: «Si salpino le navi, Si levino le ancore e si gonfino le vele, verranno giorni limpidi e dobbiamo approfittare…».

https://www.youtube.com/watch?v=SMI4jCD7xNQ

Un verso che, in questo particolare frangente, suona come una frase propiziatoria. Così, nel pieno rispetto di tutte le misure e le prescrizioni concernenti il Covid (misurazione della temperatura prima dell’accesso ai posti a sedere, obbligo di mascherine e dispenser di prodotto igienizzante per mani collocati in diversi punti dell’area predisposta per l’evento, N. d. R.), il concerto è proseguito con l’omaggio a due grandi artisti italiani, Paolo Conte e Giorgio Gaber, attraverso l’esecuzione – rispettivamente – di “Alle prese con una verde milonga” (Paolo Conte) e “Io non mi sento italiano” (Giorgio Gaber).

https://www.youtube.com/watch?v=7dhBEDRm9MY

 

Dopo il ritmo un po’ incalzante del brano del “Signor G”, attingendo al suo vasto repertorio, Daniele Silvestri ha virato su un brano un po’ più introspettivo e delicato, “Mi persi”. Si è proseguito con “La mia casa”; “Monetine”; “A dispetto dei pronostici” e “La classifica”. Andando a braccio, «[…] eccoci qua, in un quadro del primo Dégas. Un romanzo naif di Stendhal…», il pubblico è riuscito a “sentire l’effetto che fa” ascoltare dal vivo il suono rassicurante de “I colori del mondo”. Tuttavia, come successivamente ha puntualizzato l’artista romano eseguendo la canzone “Spigolo tondo” (dii Fabi, Silvestri e Gazzè): «Una frase libera semicromatica cambia il colore del mondo».

 

https://www.youtube.com/watch?v=LNo4gxqoBUM

 

In questo modo, Silvestri prende per mano i presenti, portandoli con lui sulle “Strade di Francia”, sottolineando “Le cose che abbiamo in comune”. Nemmeno il tempo di assaporare le emozioni del primo brano e il romanticismo un po’ scanzonato del secondo che, con la sua innata sagacia, Daniele Silvestri spiazza e diverte il pubblico eseguendo “Sogno-B”.

 

https://www.youtube.com/watch?v=LNo4gxqoBUM&feature=youtu.be

 

Un “modus operandi” in linea con l’essenza stessa insita nel nome “Tourbinario”, dove ironia e profondità viaggiano in parallelo lungo lo stesso binario. Così, nell’attesa di incontrarsi all’infinito, Silvestri riesce a «recuperare una distanza tra l’ipotesi e l’esperienza vera», grazie all’esecuzione di: “Il secondo da sinistra”; “L’uomo intero”; “Banalità” (brano eseguito a grande richiesta dal pubblico, N. d. R.); “Il mondo stretto in una mano” e la “Paranza”.  

«Adesso che si fa?», ci si prepara ad assistere al prologo del concerto, lasciandosi trasportare dalle note di alcune delle canzoni più note del cantautore romano. “Salirò” e “Cohiba”, in modo tale da non tralasciare una piccola dedica «all’isola – Cuba –, di cui parla questa canzone, che sta attraversando un momento complesso». Per poi cambiare, in un certo senso, latitudine e longitudine con “Occhi da orientale”. Dulcis in fundo “Testardo”, «perché il sentimento che attraversa questa canzone ci accomuna tutti. Perché, per essere qui stasera – per rimanere qui, per continuare a volere sentire musica e per rischiarcela un po’ tutti, ma con moderazione –, ci vuole una certa dose di testardaggine», conclude Daniele Silvestri.

Rosy Merola

https://www.youtube.com/watch?v=OW6PiOh3lgQ

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.