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DECKING QUARTZ: Caselli Tangenziale Est Esterna Milano

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CAMPODARSEGO (PADOVA), 11 FEBBRAIO 2015 – “L’adeguamento degli investimenti in infrastrutture ai livelli europei può generare un significativo incremento del Pil. Secondo alcune stime, tale incremento sfiora il 12% nell’arco di un decennio, pari a 167 miliardi a prezzi 2010, con una maggiore occupazione di 2,8 milioni di unità. Invece, il costo della mancata realizzazione delle infrastrutture necessarie alla modernizzazione del Paese è stimato in 30 miliardi l’anno di minori benefici economici”. Così si legge in una analisi del Centro Studi Confindustria, che definisce le carenze infrastrutturali, specie nella mobilità e nella logistica, come un ostacolo significativo alla competitività e alla crescita economica. Ma positivi esempi di investimenti in grandi infrastrutture non mancano, come la realizzazione della TEEM, Tangenziale Est Esterna Milano, un cui “capitolo” riguarda la realizzazione di sei caselli autostradali che, oltre alle tradizionali “porte d’uscita”, ospitano una serie di edifici di servizio.

Opera complessa
Intervento complesso e articolato la TEEM, progettata per alleggerire il congestionamento della attuale Tangenziale milanese, un “imbuto” che strozza la viabilità di una delle aree più ricche d’Europa: inizio lavori giugno 2012, ultimazione prevista prima di Expo 2015. Ma qualche numero in più non fa male: tracciato autostradale 32 chilometri (da Agrate Brianza a Melegnano); 3 corsie più emergenza per senso di marcia; interconnessioni con le autostrade A4 Torino-Trieste, BreBeMi e A1 Milano-Napoli; opere viarie connesse pari a 38 chilometri di nuova realizzazione, 15 di riqualificazione e 30 di piste ciclabili; coinvolti 34 comuni appartenenti a 3 province lombarde; investimento complessivo per 2 miliardi di euro oneri finanziari inclusi (1,659 oneri finanziari esclusi).

I nuovi caselli
Sei i nuovi caselli, di cui cinque quelli già programmati: Vizzolo Predabissi; Paullo con centro neve e ricovero mezzi, Pozzuolo Martesana con centro di manutenzione e spazio ricovero mezzi, Gessate e Pessano con Bornago. Porte di ingresso/uscita della TEEM, i caselli sono frutto di una attenta progettazione di architettura sostenibile, armonizzandosi sia con la mega infrastruttura in cui sono inseriti, sia con l’ambiente circostante, dove il tratto morfologico “pianura/campagna” convive con la diffusa rete di insediamenti produttivi, aziende agricole incluse. Ed è una nota dello Studio CRW-Cremonini Workshop di Brescia, autore del progetto, a chiarirne le linee di fondo: “Il progetto si caratterizza in un disegno unitario e dinamico di elementi volumetrici (edifici) e piani ‘aerei’ (pensiline) che diventano parte integrante di un sistema generale, dato dall’alternanza di diversi elementi: viabilità interna, parcheggi pubblici, privati, aperti e coperti, aree verdi e percorsi pedonali, che si intersecano tra loro come in un ‘codice a barre’. I nuovi fabbricati, l’edificio amministrativo e l’edificio impianti tecnologici sono separati da un patio-giardino e localizzati a ridosso delle piste di esazione, formando un fronte edilizio compatto e uniforme. Essi sono collegati tra di loro e ai caselli da un sistema di pensiline metalliche parzialmente sovrapposte e sfalsate planimetricamente e altimetricamente che emergono nel paesaggio come ‘fogli’”.

Listotech, scelta vincente
Per realizzare i rivestimenti dei cinque “caselli” programmati (il sesto è quello di Liscate), è stato scelto Listotech, un materiale esclusivo per le sue caratteristiche intrinseche basate sull’Adaxite, una miscela di quarzo, marmo e legante idraulico rinforzata da trecce in acciaio armonico, le cui elevate prestazioni vanno a braccetto con il suggestivo effetto estetico, una autentica “ghiottoneria” per la “matita” dell’architetto progettista.
Per le prime cinque realizzazioni, 3.650 i metri quadri impiegati, così suddivisi:
– 1500 mq Pozzuolo Martesana;
– 1100 mq Paullo;
– 350 mq ciascuno per i caselli di Vizzolo Predabissi, Gessate e Pessano con Bornago.
Perché Listotech? I motivi della scelta riguardano, sostanzialmente, precise caratteristiche di tale materiale.
• Estetica del Progetto – Effetto identico a quello ottenuto impiegando le tradizionali doghe in legno, con esplicito richiamo – in simbiosi, quasi – al concetto di natura/ambiente e alla pratica del costruire sostenibile; una connotazione che, trattandosi di “caselli in campagna”, diventa un prezioso “ingrediente estetico” del progetto architettonico.
• Gestione e Prestazioni – Caratterizzato da un costo più basso rispetto a quello del legno di qualità, Listotech offre prestazioni più elevate, oltre a richiedere una gestione estremamente semplificata, in quanto materiale privo di manutenzione, contraddistinto da elevata resistenza agli agenti atmosferici e dalla lunga durata, paragonabile a quella del materiale lapideo.
• Comfort e Benessere – Posato come parete ventilata, distante qualche centimetro dalla parete coibentata, crea il cosiddetto ”effetto camino”, con la conseguenza di mantenere asciutto il coibente, accrescendo le performance di efficienza energetica della parete che riveste e migliorando il microclima degli ambienti interni, assieme al comfort e al benessere di chi ci lavora.
Insomma, tre jolly da mettere in tavola!

 

DECKING QUARTZ s.r.l
Via De Toni, 6
35011 Campodarsego PD
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Ricevuto da:

Alessandra Visentin

Ufficio stampa

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