Fashion&Luxury

Furla archivia il 2014 a +15%

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BOLOGNA, 4 MAGGIO 2015 – Furla archivia il 2014 in progresso. Continua il trend positivo per il marchio bolognese – fondato nel 1927 dalla famiglia Furlanetto – leader nel settore degli accessori in pelle. Infatti, i dati evidenziano un aumento del 15% che, a cambi costanti, corrisponde a un +18%. Le vendite viaggiano spedite (+74%), consentendo a Furla chiudere l’esercizio 2014 con un fatturato pari a 262 milioni di euro (in aumento rispetto ai 228 milioni del 2013).

Come ha puntualizzato il CEO di Furla, Eraldo Poletto: «Il 2015 sarà di grande cambiamento: triplicheremo gli investimenti nel marketing e continueremo ad investire in modo importante in nuovi punti vendita monomarca nei mercati più strategici». Come spiega il brand bolognese: «Il confronto delle vendite “like-for-like” nei punti vendita Furla a gestione diretta evidenzia una crescita a doppia cifra. L’espansione Worldwide trova conferma nella ripartizione del fatturato: 20% Italia e 80% estero, suddiviso in 30% EMEA, 25% Giappone, 16% APAC e 9% USA».

Inoltre, proseguendo l’espansione internazionale avviata negli anni ’80 (Furla è presente in 100 Paesi, con 398 negozi monomarca), di recente sono stati inaugurati tre negozi a Madrid, Vienna e Mosca. A questi si aggiungeranno, prossimamente quelli di Roma, Sydney, Singapore, a Shanghai. Invece, negli Stati Uniti presto dovrebbe aprire un flagship store sulla 5th Avenue a New York. Come sottolineano sul sito aziendale: «Oltre ai canali Retail e Wholesale, il solido network distributivo è rafforzato dall’E-commerce e dal Travel Retail, con il supporto di cinque filiali internazionali, operanti sui diversi continenti, incaricate della gestione diretta dei 344 negozi monomarca nelle vie più importati del fashion & luxury shopping».

Rosy Merola – SinergicaMentis

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.