Incontro d'Autore

Il Segreto per essere belli – Diego Cugia

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Mi chiedi come mai siamo diventati così brutti e grevi, anche le modelle più delicate e ben fatte, anche gli attori fisicamente più dotati. Dici che non c’è bellezza senza candore naturale, voglia di conoscenza, senza osare, mentre tu vedi solo arroganza, falso clamore e noia. Il Rinascimento, dici, qui non sarebbe stato possibile. L’Italia è diventata così sordida, oggi, sembra una palestra. Ma non può esserci bellezza con queste facce disilluminate, questi occhi intonsi come pagine incollate di un libro mai letto, questi corpi agghindati senza speranza di un cenno di vita interiore o di rivolta.
Ti rispondo che è vero, siamo brutti e ridicoli. Anzi, più ci crediamo disinvolti e scaltri, più diventiamo squallidi e di una bruttezza oscena.
Ci sediamo su una panchina deserta (siamo in un parco).
Mi e ti chiedi: che cosa possiamo fare per essere belli?
Ma io non so nulla.
Sulla panchina c’è un vecchio che ci sta ascoltando, annuisce, sorride.
Ci fissiamo sbigottiti. Come abbiamo potuto non accorgerci della sua presenza?
Dopo una pausa, senza ostentazione, ma fissando come un miracolo il ramo di un mandorlo al vento, risponde: «Contempla il dolore del mondo con tenerezza, ma lotta con determinazione contro l’ingiustizia. Sii riconoscente di far parte dell’universo. Non corrompere e non lasciarti corrompere. Ogni sforzo che ritieni inutile per migliorare la società fallo tre volte. Sii cavaliere dei tuoi fantasmi e danza con i tuoi peggiori incubi (ma soltanto su una grande musica). Dai piacere agli altri, soprattutto se sei infelice. Accarezza gli animali, le piante, i sassi come fossero i tuoi bambini. Considera la mente un bel giardino e coltiva i pensieri come rose».

Diego Cugia