La cilentana ArcheoArte a lavoro nelle grotte di Corchiano (VT)
Sacco (SA), 20 giugno 2019 – Entusiasmo e soddisfazione professionale per ArcheoArte, la Società Cooperativa cilentana impegnata – il 15 e 16 giugno scorsi – in due giornate di ricerca e studio a Corchiano (VT), località della tuscia viterbese appartenente all’Agro Falisco. Invitati come esperti in campo archeologico e geologico dalla Fondazione Corchiano Monumento Naturale Onlus – in collaborazione con Esplora Tuscia ed Amica Tuscia – terre Falische –, il gruppo di professionisti cilentani ha effettuato una serie di sopralluoghi. Tra questi, una particolare attenzione è stata riservata ai meandri della “Grotta delle Cantinacce”, facente parte del paleolitico musteriano corchianese.
Come hanno sottolineato i membri di ArcheoArte (Lucia Cariello, archeologa, giornalista pubblicista; Marianna Iannone, geologa): «È stato un fine settimana entusiasmante per il risultato raggiunto. Un territorio affascinante sotto ogni aspetto, umano, antropico, archeologico e geologico». A tal proposito, come ha puntualizzato Giancarlo Forti, presidente dalla Fondazione Corchiano Monumento Naturale Onlus: «Nel lontano 1976 circa, l’Associazione Pro Loco, avente avuto quale presidente il dr. Benito Crescenzi, si occupò dello studio della “Grotta del Vannaro”. Prima di allora, delle ricerche e degli scavi veri e propri, vennero eseguiti dal famoso paleontologo fiorentino Ugo Rellini, che ne pubblicò i risultati, nella prestigiosissima Reale Accademia de Lincei (ed. 1920), la quale inizio tale opera, dedicando a Corchiano le prime 25 pagine. Rellini battezzò queste cavità con il nome di “Cavernette Falische” e nonostante la sua lunga permanenza in questo territorio, la “Grotta delle Cantinacce” deve essergli sfuggita, in quanto non menzionata nei suoi studi».
Un’altra esperienza lavorativa proficua per i professionisti di ArcheoArte che precisano: «Tutelare e valorizzare adeguatamente – anche in chiave turistica – le nostre ricchezze è un dovere, ma al tempo stesso una grande opportunità. Le molte esperienze di successo dimostrano che c’è un’Italia che funziona, frutto di una lungimirante visione di programmazione pubblica e di una capacità di gestione manageriale di livello europeo».
Nata nel 2016 dalla passione di un gruppo di professionisti nel settore dei Beni Culturali, ArcheoArte pone in essere interventi di valorizzazione e promozione del territorio in cui opera, proponendo modelli di conoscenza e fruizione integrativi ed innovativi. In particolare, la Società Cooperativa progetta e conduce campi archeologici didattici e laboratori di archeologia sperimentale. Tra le altre cose, realizza interventi di didattica del territorio e viaggi di istruzione per le scuole primarie, secondarie, a cui si aggiungono – altresì – percorsi didattici rivolti alla ricerca, allo studio e alla valorizzazione di antichi mestieri, delle relative infrastrutture e dei contesti etnici, sociali ed economici.
Per maggiori informazioni: oagina FB Soc. Coop. ArcheoArte
Rosy Merola