Musica emergente

Musica, “One (Who Blows My Mind)”: il nuovo singolo di Raffaele Barbato

 

Il soul incontra il pop in “One (Who Blows My Mind)“, il nuovo singolo di Raffaele Barbato online su tutte le piattaforme digitali dallo scorso 10 dicembre. Prodotto da Echoes Music The Label e composto da Mark Basile (DGM), insieme a Raffaele Barbato e Stefano Esposito (musica e testo), “One (Who Blows My Mind)” è un mix coinvolgente di sonorità “seventeen quanto basta”, grazie al ricercato uso di strumentazioni esclusivamente vintage.

Tuttavia, è la voce pura – ovvero senza uso di software e orpelli tecnologici tanto in voga nell’attuale panorama discografico – di Raffaele Barbato a essere l’ingrediente vincente e convincente di tale singolo che, come ha sottolineato il cantante napoletano: «Ho scritto lo scorso inverno, quando tutto il mondo era fermo e ci mancava tanto sentirci liberi. Tornavo spesso con la mente a quelle notti, a quegli occhi che mi hanno stravolto la vita. Avevano dentro una luce che nessuno avrebbe potuto spegnere, dovevo necessariamente tenerli su di me, era tutto quello che volevo. È lì che mi sono liberato dalle paure, dai pregiudizi, dalle stupide convinzioni e da tutto quello che faceva rumore intorno. Abbiamo lasciato che quel fuoco bruciasse, eravamo liberi. “One” è stata ossigeno puro e sono orgogliosissimo del lavoro svolto con Mark Basile per la musica e Stefano Esposito con il quale ho scritto il testo».

Un periodo di paura collettiva che, in un certo senso, viene esorcizzato anche nella scelta stessa della copertina del singolo (forse tratta o riproposta in un frame del videoclip officiale che accompagna il lancio del brano realizzato da Luca Metodo), ovvero un omaggio contemporaneo al celebre dipinto “Gli amanti” di René Magritte. Un bisogno di ossigeno e luce che – in un crescendo – emerge con veemenza da ogni singola nota di “One (Who Blows My Mind)”. «No more chains…», tradotto “non più catene” – appunto –, come recita il testo della canzone.

Un progetto che non si esaurisce con l’uscita di “One (Who Blows My Mind)”, ma che rappresenta soltanto il punto di partenza di un lavoro discografico più ampio. Infatti, per l’anno prossimo, c’è in cantiere la produzione di un EP composto da sei brani. Quest’ultimo, nei prossimi mesi, verrà anticipato dal lancio di un altro inedito, una ballad. Perché, come ha concluso Raffaele Barbato: «Credo che la verità sia l’unica strada da percorrere, sempre. Ci sto mettendo tutto me stesso in questo progetto e lo sto facendo con onestà, dedizione ma anche tanta fatica. La musica mi ha fatto piangere, mi ha fatto sentire libero, mi ha dato una carezza, mi ha motivato, mi ha fatto sentire meno solo. Non ha mai smesso da quel momento. Ho pensato e ripensato un milione di volte a tale traguardo raggiunto con il lancio di “One” e finalmente ci sono arrivato. Questo per me significa tanto, significa tutto. Ne voglio altri cento di traguardi e voglio sentire ancora quella felicità che ti fa sorridere, leggero».

Raffaele Barbato – Classe 1988, nato e cresciuto a Napoli. Predilige la scrittura dei suoi testi in inglese, una lingua che gli permettere di esprimersi al meglio. I generi musicali di riferimento sono stati per lui il Pop, il Soul e il Blues, ma anche il cantautorato italiano. Raffaele ha iniziato il suo percorso musicale scrivendo canzoni e si è messo in gioco trasformando le sue emozioni e i suoi pensieri in note e melodie. Un processo che adesso è per lui una vera e propria necessità.

Rosy Merola


Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.