Voci dal Territorio

Napoli, scoperti animali denutriti e morti nel quartiere Barra: LNDC Animal Protection denuncia

Napoli, 20 luglio 2021 – Diversi animali da cortile, tra cui galline, anatre e maiali, in grave stato di denutrizione e inedia sono stati salvati dai carabinieri nel quartiere partenopeo di Barra. Gli animali si trovavano in un piccolo terreno recintato e chiuso e l’allarme è stato lanciato da alcuni vicini che sentivano un fortissimo odore provenire da lì. Sul posto, infatti, i militari hanno trovato anche un cavallo morto da tempo – coperto solo da un telo – e i resti di un altro cavallo ormai quasi completamente putrefatto. Dal primo esame visivo, entrambi gli equidi sarebbero morti di stenti ma l’esame autoptico ordinato dai carabinieri darà maggiori informazioni. I superstiti invece sono stati ricoverati presso l’ospedale veterinario del Frullone.

Appena abbiamo appreso la notizia il nostro team legale si è messo in moto per unirsi alla denuncia presentata dai Carabinieri”, fa sapere Piera Rosati – Presidente Nazionale LNDC Animal Protection. “Ovviamente per ora si tratta di una denuncia contro ignoti, ma il terreno è sicuramente di proprietà di qualcuno, e questo qualcuno dovrà quanto meno fornire delle spiegazioni. Sono davvero curiosa di vedere quali spiegazioni si possono dare per la sofferenza inflitta a queste povere creature, lasciate morire senz’acqua e senza cibo, nel modo più crudele.

“Purtroppo gli animali cosiddetti da reddito sono spesso considerati poco più che oggetti e trattati come tali, come in questo caso. Abbandonati a loro stessi, come se non avessero delle emozioni e soprattutto delle esigenze e come se non meritassero di essere accuditi a dovere. Per questo da anni ci battiamo per abbattere la distinzione tra animali da affezione, da reddito e selvatici. Gli animali sono tutti uguali e chi dice di amare gli animali dovrebbe amarli e rispettarli tutti, senza distinzione di specie”, continua Rosati.

Siamo fiduciosi che le indagini dei Carabinieri – che voglio ringraziare per il prezioso intervento – porteranno a identificare il detentore degli animali e il responsabile della loro sofferenza e morte. Allo stesso tempo auspico che la magistratura tenga nella giusta considerazione la gravità di questo caso e proceda senza esitazioni nel perseguire penalmente questo comportamento così abbietto”, conclude Rosati.