Società

Parlare di cibo? Una passione campana

 

Milano, 20 settembre 2018 – Parlare di cibo è una passione che coinvolge tutti i giorni la metà degli Italiani, ma è soprattutto in Campania a essere più sentita: qui ne discutono il 66% delle persone. È quanto emerge dalla ricerca di Squadrati “Italiani che parlano di cibo: un dibattito infinito” commissionata da Coca-Cola, che ha indagato quanto sia vera la percezione che nel nostro Paese parlare di gusti a tavola sia importante quanto lo stesso atto di mangiare.

Una tendenza costante rispetto al passato per circa la metà del campione nazionale (53%), ma percepita addirittura in crescita dal 50% degli intervistati locali, che negli ultimi cinque anni afferma di aver aumentato le proprie conversazioni sul cibo.

Dove si parla di più? Sicuramente a casa, che per l’80% degli intervistati è in cima alle preferenze, sia a livello nazionale sia locale. Poi al ristorante e sul posto di lavoro. Ma c’è un “luogo” in cui i campani amano dibattere su questo tema, distinguendosi dai connazionali: i social network. Il 32% del campione (vs. 20% della media nazionale) dichiara infatti di usare queste piattaforme, Facebook in primis, a questo scopo, facendo così della Campania la regione più social di tutte.

Ma i primati non si fermano qui. Se per la maggior parte degli italiani i momenti di conversazione sono piacevoli, in regione c’è la percentuale più alta di chi li ritiene animati. E guai a toccargli la pizza.

 

Quando, dove, con chi si parla di gusti a tavola. [Spaccato per la regione Campania]

Il 66% degli intervistati della regione Campania parla di cibo e di gusti in fatto di cibo tutti i giorni.

È la casa il regno delle conversazioni (80% degli intervistati), seguita a distanza da ristorante (51%), ufficio (46%), supermercati (41%) e social network (32%). Fra questi la piattaforma preferita per discutere di cibo è Facebook: usata a questo scopo dal 51% delle persone che dibattono sui social.

Nella classifica delle persone con cui capita più spesso di intavolare discussioni sul tema, gli amici conquistano il primo posto (segnalati dal 74% del campione) e battono il partner (al secondo con il 65% delle risposte), seguiti da colleghi (48%) e genitori (40%).

Parlare di cibo? Piacevole come mangiarlo. [Spaccato per la regione Campania]

Sul perché il tema del cibo sia così rilevante nelle conversazioni il 41% degli intervistati non ha dubbi: perché è un piacere della vita. L’essere parte della cultura territoriale viene indicato solo in seconda battuta come motivazione dal 14% del campione. Al terzo posto si posiziona il fatto che “crea unione” (10%).

L’edonismo degli italiani si rispecchia anche nel loro approccio ai momenti di conversazione su questi temi, che risultano piacevoli per il 56% dei campani (vs 54% della media nazionale), creano socializzazione per il 44% (vs 41% della media nazionale) e sono divertenti per il 30%.

Tuttavia, se nel resto d’Italia parlare di cibo mette un po’ tutti d’accordo, in Campania l’argomento è preso piuttosto seriamente e qui più che altrove il tema «surriscalda gli animi» per il 47% degli intervistati vs. 37% della media nazionale.

Di cosa parlano gli italiani nello specifico. [Spaccato per la regione Campania]

L’82% degli italiani ritiene che quello del cibo sia un argomento serio. Sarà per questo che se ne parla continuamente, prima, dopo e durante i pasti. In Campania ben l’88% degli intervistati conversa di cibo mentre è seduto a tavola. Di questi il 73% parla di ciò che sta mangiando (con un picco rispetto alla media nazionale del 67%), mentre il 20% è già proiettato a cosa mangerà durante i pasti successivi.

Fra i temi che tengono banco, qui più che altrove, emergono: come si deve cucinare un determinato piatto, di cui discute il 58% dei campani (vs. 46% della media nazionale), e la qualità degli ingredienti (57% vs. 50% della media nazionale).

Ma quali piatti appassionano di più? Su questo non c’è dubbio: è la pizza ad accendere le conversazioni. In particolare l’84% discute frequentemente sulle preferenze tra pizza alta o bassa (vs. 75% della media nazionale) e l’85% sul tipo di forno (vs. 74% della media nazionale).

 

La passione nel dibattere sulla tipologia di pizza è stata confermata anche dalla campagna “De Gustibus” di Coca-Cola che da marzo a giugno ha indagato su Facebook le preferenze degli utenti italiani. Il risultato? Sul podio, al primo posto, appunto il post dedicato alla scelta della pizza, alta o bassa, che ha totalizzato oltre 500 commenti, quasi 400 commenti per l’elezione del panino ideale con prosciutto cotto vs prosciutto crudo in un post dedicato e 340 per indicare la pasta preferita nella sfida tra quella corta e quella lunga.

Anche nei dibattiti allestiti in alcune pensiline interattive predisposte in 3 città italiane (Milano, Roma e Napoli) la pizza è stata il tema più partecipato con oltre 7.000 voti in sole due settimane di attività.

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