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Pellare (SA), 7 aprile: torna la “Via Crucis Vivente”

 

A Pellare di Moio della Civitella (SA), Venerdì Santo, 7 aprile 2023 dalle ore 19:00: appuntamento con la “Via Crucis Vivente”. Il solenne rito della Via Crucis del Venerdì Santo – per le vie del paese -, ripropone simbolicamente il doloroso cammino di Gesù Cristo verso la crocifissione sul Golgota.

Promossa dal parroco don Angelo Imbriaco, la rappresentazione storico-religiosa della Passione di Cristo – che prenderà il via dalla Chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Pellare -, si avvale della sentita e volontaria partecipazione della comunità nelle diverse fasi e aspetti della sua realizzazione: personaggi e figuranti del corteo in abiti ispirati all’epoca storica; allestimento delle “stazioni” della Via Crucis (ad opera degli abitati dei rispettivi vicoli); lettori; realizzazione delle scenografia e oggetti di scena; luci e musiche.

 Tutto grazie all’impegno e al lavoro degli organizzatori.

Per info: Gina (Luigia) Ferra

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.