Osservatorio CORONAVIRUSPolitica

Piaggine (SA): sospeso il mercato domenicale e prese altre misure per la prevenzione del virus COVID-19

 

Piaggine (SA), 7 marzo 2020 – In linea con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) del 04.03.2020 – contenente misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus – il Comune di Piaggine, guidato dal sindaco Guglielmo Vairo, ha disposto importanti misure per la prevenzione del diffondersi del virus COVID-19.

Nello specifico, come si legge nell’ordinanza, il Comune ha deciso di sospendere il mercato domenicale. Inoltre, come misure preventive, l’Amministrazione comunale raccomanda che in tutti gli esercizi pubblici (bar, ristoranti, pizzerie, tavole calde, ecc.) o che svolgono attività al pubblico (banche, ufficio postale, farmacia, ecc.) vengano messe a disposizioni soluzioni idroalcoliche per la disinfestazione delle mani e che vengano adottate tutte le misure necessarie ad evitare assembramenti al fine di ridurre il rischio di contagio.

(Guglielmo Vairo, sindaco di Piaggine)

Nel comunicare tali disposizioni, il sindaco Vairo ha chiesto ai suoi concittadini la massima collaborazione e disponibilità. Allo stesso tempo, ha invitato tutti a continuare ad agire in maniera responsabile e matura, come fatto fino ad ora: «Non dobbiamo mai perdere la lucidità, soprattutto in circostanze di emergenza. Dobbiamo essere consapevoli che siamo tutti soggetti a rischio. Per questo, è necessario che ci comportiamo in maniera responsabile, rispettando le misure di prevenzione igienico-sanitarie». Per quanto concerne, invece, i piagginesi che lavorano o studiano in altre località italiane, il sindaco Vairo ha rassicurato: «C’è chi ha deciso di rimanere nella propria sede di lavoro o di studio per precauzione. Chi, invece, è rientrato a Piaggine ha trovato qualche ragionevole “resistenza”, ma nessun episodio di “isterismo”. In Italia, l’emergenza sta funzionando bene ed al Sud, da un punto di vista sociale, c’è ancora una rete che ci protegge, nonostante amiamo sminuire tutto ciò che è “nostrano”».

In merito alla “rete che ci protegge”, Guglielmo Vairo ha voluto sottolineare l’impegno e il lavoro encomiabile che – da settimane – tutto il personale sanitario sta svolgendo sul territorio cilentano, valdianese ed alburnese, esprimendo parole di ringraziamento e di vicinanza: «Vorrei ringraziare tutto il personale medico che sta lavorando in condizioni critiche. In alcuni ospedali senza nemmeno i DPI. Infine, una menzione particolare vorrei farla nei confronti dell’amico Francesco Vairo, giovane medico di origini piagginesi che trascorre le sue vacanze a Piaggine. Quest’ultimo – conclude Guglielmo Vairo – fa parte del gruppo di lavoro dello Spallanzani a Roma. Nello specifico, il dottor Francesco Vairo fa parte del Seresmi (Servizio Regionale per Epidemiologia, Sorveglianza e Controllo delle Malattie Infettive) guidato dalla dottoressa Paola Scognamiglio. Questi, insieme ai dottori Alessandra Barca; Enrico Di Rosa; Giuseppe Spiga; Antonio Miglietta; Stefania Iannazzo e Domenico Ientile, fanno parte della task force di medici ed esperti – i «cacciatori di virus», come sono stati soprannominati al nono piano della sede della Regione Lazio – che da settimane è impegnata in prima linea nell’individuazione e nella verifica di tutti i casi a rischio».

«Il nostro fiore all’occhiello», come li ha definiti l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Un fiore all’occhiello che, per la presenza del dott. Francesco Vairo, è anche in parte cilentano.

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.