Politica

Regione Campania, Maria Ricchiuti: “Il Consiglio ha approvato una legge per la tutela delle donne affette da endometriosi”

 

(Ph Rosy Merola – SinergicaMentis)

Napoli, 28 febbraio 2020 – Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato – nel pomeriggio del 27 febbraio – una legge per la tutela delle donne affette da endometriosi. A darne conferma Maria Ricchiuti, Consigliere regionale della Campania: «Oggi, in Consiglio regionale, è stata approvata la legge recante “Misure per la tutela delle donne affette da endometriosi” di cui sono anch’io firmataria. L’endometriosi è una grave patologia invalidante che colpisce le donne in età fertile».

Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute,  il 10-15% delle donne italiane in eta riproduttiva soffre di endometrosi. Inoltre, tale patologia coinvolge circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficolta a concepire. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni. In base alle osservazioni fatte, il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più basse.

«Obiettivo della legge – conclude Maria Ricchiuti – è quello di migliorare le condizioni di vita delle donne, attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce e una conoscenza più approfondita della malattia e dei suoi effetti in ambito sociale, sanitario, familiare e lavorativo. Vengono, altresì, istituiti il Registro regionale e l’Osservatorio sull’Endometriosi per la raccolta, l’analisi dei dati e attività di monitoraggio. È un’ulteriore battaglia di civiltà che promuove la rilevanza sociale di un tema delicato per stare vicino alle donne con sensibilità e umanità».

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.