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Sanremo 2021, Fedez e Michelin: la “Felicità” di esibirsi su un palco e di fare musica

 

Sono numeri importanti quelli che a poco più di 24 ore dalla pubblicazione su tutte le piattaforme di streaming, in radio e su YouTube, sta registrando “Chiamami per nome”, il nuovo singolo di Francesca Michielin e Fedez in gara alla 71° edizione del Festival di Sanremo nella categoria Campioni. Infatti, al momento, tale brano è al primo posto dei brani più ascoltati su Spotify Italia, iTunes Italia, Apple Music e anche su Amazon Music. Sta andando bene anche il video, il quale per ora risulta essere primo in tendenza su YouTube, superando 1.5 milioni di visualizzazioni.

«Io e Francesca abbiamo scritto questa canzone, senza pensare che potesse partecipare a Sanremo. Dopo due esibizioni live da remoto, ci siamo rimessi in contatto e abbiamo pensato di fare qualcosa in studio. “Chiamami per nome” è stata creata un po’ come la realtà impone, ovvero in parte in studio e in parte in remoto. Verso la fine dell’estate, finito il brano, abbiamo pensato di partecipare al Festival di Sanremo», spiega Fedez – nel corso della video conferenza stampa (via zoom), all’indomani della serata cover del 4 marzo –, ammettendo che per lui questa rappresenta un’esperienza del tutto nuova.

«Nonostante i protocolli molto stringenti legati al Covid, l’atmosfera che si respira nel backstage è fantastica. È una boccata di normalità il potersi incontrare con gli altri artisti – aggiunge Fedez -, è veramente bello. Anche scaricare l’ansia insieme. La serata di ieri (quella delle cover, n. d, r.) è stata divertente, dalla preparazione, alla esibizione». Sulla stessa lunghezza d’onda, Francesca Michielin che prosegue: «Per me è bellissimo condividere insieme a Federico le emozioni di questo palco, di queste giornate e specchiarsi nelle emozioni dell’altro. Anche la prima sera mi veniva un po’ da piangere quando lo guardavo, allora chiudevo gli occhi. Sono felice e grata».

Emozione che traspare anche durante la video conferenza stampa, come lei stessa ha confermato: «Ieri ho avuto una giornata molto emotiva perché, dopo un anno del genere, in cui fare musica sembrava veramente un’utopia, essere qui questa settimana, poter far ascoltare la propria musica, mi rende felice. Sono contenta anche del fatto che il pubblico è felice di ciò che stiamo portando, anche della nostra emotività. Io sono una perfezionista, invece per la prima volta mi sono concentrata sulla mia emotività, sul darmi. Sono molto contenta di questa esperienza perché è una boccata d’ossigeno».

In merito a tale esperienza, ai due artisti è stato chiesto un commento sull’edizione in corso del Festival, peculiare non solo per l’epidemia, ma anche per gli ascolti un po’ più deboli rispetto alle edizioni precedenti dovuti, secondo alcuni, a seguito della troppa apertura ai giovani, di aver prediletto nomi non notissimi. «Questo Festival rispecchia il panorama musicale», precisa la Michielin che continua: Tutti questi artisti giovani vengono da anni e anni di musica. Quando io ho fatto il primo Festival avevo venti anni. Fu strano condividere il palco con Patty Pravo, con gli Stadio. Tuttavia, la musica è generazionale. Ci sono artisti giovanissimi ma che hanno all’attivo già tanti successi ma, allo stesso tempo, c’è anche Orietta Berti. Questo per me rappresenta una forza. Poi come tutte le cose un po’ rivoluzionarie, innovative hanno bisogno di un po’ di tempo».

Per quanto riguarda il medley “E allora felicità” che Federico e Francesca hanno presentato durante la serata delle cover: «A livello di arrangiamento abbiamo cercato di realizzare qualcosa di molto complesso – ha puntualizzato Michielin –, perché quest’ultimo è un po’ progressive per quanto riguarda la progressione armonica, di strutture e di vestiti sonori. Siano partiti con piano e archi, per poi passare a qualcosa un po’ alla Gershwin. Abbiamo cambiato proprio registro vocale e poi siamo passati ad un classico italiano “Felicità”, rivisitato in chiave Ska/Punk. Tra l’altro, essendo un brano terzinato, renderlo dritto è stato complesso ma anche divertente. Poi, all’interno di “Felicità”, abbiamo inserito altri celeberrimi duetti “Fiume di parole” e “Non amarmi” (in chiave j-pop all’italiana), che abbiamo adattato armonicamente al pezzo. Sono felice perché in qualche modo abbiamo omaggiato anche delle coppie: Calcutta nel brano “Del verde” cita Sandra e Raimondo, “Le cose in comune” di Daniele Silvestri parla delle dinamiche di coppia e poi Albano e Romina, i Jalisse, Baldi e Alotta che sono delle coppie iconiche». A tal riguardo, la coppia Michielin-Fedez hanno raccontato di aver ricevuto dei grandissimi complimenti da Albano e dai Jalisse.

Una esibizione che, nonostante ciò, non ha colpito particolarmente i maestri d’orchestra, ieri sera in veste di giurati. Infatti, in classifica, Fedez e Michielin si sono piazzati al ventunesimo posto: L’obiettivo della classifica non c’è mai stato», ha sostenuto Francesca proseguendo: Sanremo si fa per portare una canzone, un messaggio, una storia, un racconto. Per fare delle cose dopo il Festival. La musica continua oltre la classifica: Da musicista posso dire che quello che abbiamo fatto ieri (serata cover) è stato molto bello. Abbiamo creato un momento di festa. Voglio rimanere sulla musica. Il resto, come direbbe Noemi “sono solo parole”». Perché, come ha concluso Fedez: «L’importante è collezionare sensazioni, esperienze nuove ogni giorno, non ripetersi. È ciò che stiamo facendo».

Rosy Merola

 

Chiamami per nome, in uscita per Sony Music, è scritto da Francesca Michielin, Federico Lucia, Jacopo D’Amico, Davide Simonetta, Alessandro Mahmoud, Alessandro Raina e prodotto da d.whale e nasce dalla voglia di sancire un’amicizia e una fortunata collaborazione artistica e segna l’atteso ritorno dei due artisti, che si esibiscono di nuovo insieme dopo i grandi successi di Magnifico e Cigno Nero.

Chiamami per nome è contenuto in FEAT (Fuori dagli spazi), il nuovo progetto discografico di Francesca Michielin, in uscita il 5 marzo

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.