#SveliamolaCultura! #Ribelliamoci, ri-bello: torniamo al bello! Invece di discutere con, oppure in merito, allo stolto di turno che – come direbbe Oscar Wilde – ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza, iniziamo a svelare la nostra ricchezza più grande: il nostro patrimonio artistico-paesaggistico-culturale.
A farmi scattare questo desiderio, l’iniziativa #sveliamolaCultura, sono state delle immagini – pubblicate su Facebook – del Museo di Capodimonte di Napoli . Semplicemente un incanto. Una delle tante ed inestimabili ricchezze che abbiamo e che, troppo spesso, finiscono nel dimenticatoio dell’indifferenza. Trascurate o, nel peggiore dei casi, abbandonati.
Così, usiamo i social per svelare le bellezze del nostro territorio. Condividiamo, evidenziamo, invadiamo con maggior intensità il web con immagini, video e contenuti di varia natura. Liberiamo l’arte. Replichiamo, in questo modo, ad iniziative di becera ignoranza – tipo la geniale idea di coprire alcune statue di nudo dei musei, in occasione dell’incontro istituzionale tra Matteo Renzi e il presidente dell’Iran Rouhani in Campidoglio – volte solo ad abbassarci, a mortificarci. A farci il lavaggio del cervello. A volerci non pensanti. Perché, “un popolo ignorante è più facile da governare (ingannare)”.
Togliamo il velo all’ignoranza.
È qui, a mio parere, l’errore politico grave. Eh! Qual è in effetti, e faccio appello alla vostra coscienza, faccio appello ai sentimenti di tutti voi, qual è il grande pericolo della situazione attuale? L’ignoranza. L’ignoranza più ancora che la miseria. L’ignoranza che straripa, che ci assedia, che ci investe da tutti i lati. È col favore dell’ignoranza che certe dottrine distruttive passano dalla mente spietata dei teorici al cervello confuso delle folle. Il giorno in cui scomparirà l’ignoranza, si dissolveranno anche i sofismi. È in un momento simile, davanti a un tale pericolo, che si pensa di attaccare, di mutilare, di spogliare tutte queste istituzioni che hanno come scopo preciso di perseguire, di combattere, di distruggere l’ignoranza! (…)
Victor Hugo, Sul sostegno alle lettere e alle arti. Sul pericolo dell’ignoranza (10 novembre 1848)
Rosy Merola