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Teatro: grande successo per Sono Solo Suono di Ciccio Merolla

(ph Manuela Ragucci)

NAPOLI, 23 GENNAIO 2017 – Standing ovation per Ciccio Merolla al Teatro Sannazaro per il debutto di Sono Solo Suono per la regia di Raffaele Di Florio, prodotto dalla Jesce Sole.  Un one man show del percussionista e musicista partenopeo che ha affrontato brillantemente la prova teatrale in cui, da solo in scena, racconta una storia attraverso i suoni. Un progetto ambizioso in cui il protagonista vive una giornata tipo di una situazione di isolamento forzato, solo attraverso i suoni creati da tutti gli oggetti presenti in scena, fino a suonare il corpo della donna che popola i suoi sogni , interpretata dalla giovanissima Mariema Faye.

Virtuosismi, assoli su strumenti ed oggetti sonorizzati, tutta la scenografia costruita da Massimiliano Pinto è un luogo capace di produrre suono, dall’acqua che scorre alla macchinetta del caffè, dall’armadietto alla macchina da scrivere, dalla barchetta di carta alla donna distesa sul letto, Ciccio Merolla trae ritmo ed emozioni da ogni cosa. Gli assoli e i virtuosismi di percussioni  sono intervallati dai suoi brani come Fratamme’, Regina, Song ‘e Napule,   “Pitbull” , ‘O bongo, ” ‘O vaggio”,” ‘O munno che sento” e ancora brani omaggio ai grandi della canzone partenopea come Enzo Gragnaniello ( ‘o sole  è russo) Renato Carosone ( Caravan Petrol), Pino Daniele ( E’ semp sera) e poi un particolarissimo omaggio alla signora della canzone italiana Mina, di cui Merolla ha tradotto “Brava” in napoletano, facendola diventare “Mostro”.

Le introspezioni, la solitudine , le pause e i virtuosismi sugli oggetti presenti nella cella, posta al piano basso della scenografia dove tutto è angusto e minimale, sono la parte dello spettacolo più intimo, riflessivo e questo isolamento del protagonista favorisce il sogno ed è in un secondo livello, quello alto, che i sogni di un uomo prigioniero, diventano realtà. Così Ciccio Merolla sogna di essere un grande musicista e si esibisce in un coloratissimo show di canzoni e assoli, assecondato dal pubblico che, rapito dalla musica, interagisce, seguendo il ritmo con le mani e con applausi a scena aperta.

Di grande suggestione il suono della caicha, della kalimba, dei tamburi artigianali, del djembè gigante che, sospeso in aria, nascosto dal buio  rappresenta una luna rossa, poi, una volta calato  sul palco,  viene suonato dal percussionista a cavalcioni. Con questa performance si chiude lo show.  E’ il momento in cui l’uomo recupera la sua parte più tribale,  vicino alla terra, avvicinandosi e abbracciando  il tamburo, che rappresenta la visceralità, il battito del cuore, ed esprime quella carnalità partenopea che caratterizza il sound di Merolla.

Il parterre del debutto è stato quello delle grandi occasioni, tra gli ospiti tanti artisti e autorità,  tra i quali: il sindaco di Napoli Luigi De Magistris; Nino Daniele Assessore comunale alla Cultura e al Turismo; il console onorario dell’Indonesia Giuseppe Testa, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, Francesco Paolantoni, Enzo Gragnaniello, Nello Mascia,  Luciano Stella,  Maria Nazionale, Le Assurd, Fredy Malfy, Antonio Fresa, il sociologo Luigi Caramiello, il rapper El Coyote, Ivano’ ( la Pankina Crew), Tommi Esposito del Giardino dei Semplici, dj Funaro e ancora quelli che hanno presenziato alle serate successive come Gianni Simioli,  il jazzman Francesco Villani, dj Uncino, Massimo Jovine,  Zaira Zaionar,  Loredana Simioli, Speaker Cenzou, Fiorenza Calogero, Marianna Mercurio e tanti altri.