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Vini e birre artigianali: viaggio nel Cilento da bere

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Moio della Civitella (SA), 10 ottobre 2016 – Per gli estimatori di vini e birre artigianali, il Cilento offre un viaggio sensoriale alla scoperta di inebrianti bouquet e pregevoli sapori con cui accarezzare il palato. Kleos, Kratos, Cenito, Pietra Incatenata, Denazzano, Passito: queste le sei etichette eccellenti di Luigi Maffini. Prodotti in due vigneti coltivati nel rispetto dei principi dell’agricoltura biologica: quello di Castellabate vicino al mare e quello di Giungano in collina. Tresinus, con le sue note floreali, spicca nella cantina dell’Azienda Agricola San Giovanni a Castellabate.

Maffini fonte witaly

Ad Agropoli (in località Cannetiello), vini notevoli realizzati attraverso una accurata ricerca delle tecniche di coltivazione migliori e a basso impatto ambientale, fanno dell’azienda Verrone una delle realtà viticole cilentane più apprezzate. Dai vitigni nobili di Aglianico e Fiano nascono Vigna Girapoggio Aglianico Cilento Dop, Vigna Girapoggio Fiano Cilento Dop. Le colline agropolesi sono anche le terre da cui traggono linfa vitale le bottiglie della cantina Polito Viticoltori: Emblema Aglianico Paestum Igt, Corsaro Cilento Aglianico Dop, Saracè Cilento Fiano Dop. Vini d’indiscussa qualità e con personalità.

Sempre ad Agropoli, Elisabetta Iuorio e Pasquale Mitrano, gli architetti alla guida della Azienda Agricola, deliziano i palati con vini bio quali i bianchi Cumalé e Iscadoro, o rossi come Dellemore e Cupersito. Il jazz è il modo di fare il vino dell’azienda Viticoltori De Conciliis, sulle colline tra Prignano e Agropoli. Etichette che affascinano fin dal nome: Donnaluna aglianico e fiano, Antece (un fiano come facevano l’Antici), Naima (nome che evoca Coltrane), Ra! (il dio del sole per gli egizi), Ka!, Bacioilcielo. In località Moio Alto, su una collina non molto distante dall’incantevole mare di Agropoli, si estendono i quattro ettari del vigneto della famiglia Botti. Barricato Cilento Aglianico Doc, Riserva Cilento Aglianico Doc, Impervio Cilento Aglianico Doc, Enfasi Cilento Fiano Doc, Vino Rosso da Tavola, Vino Bianco da Tavola: tradizione, passione e il giusto tocco d’innovazione nelle tecnologie utilizzate nella nuova moderna cantina caratterizzano le sei eccellenti etichette della storica azienda Botti. Un’altra punta di diamante dei vini prodotti ad Agropoli è l’Azienda Vinicola Marino, attiva sul territorio dal 1977. Premiata nel 1997 al Vinitaly di Verona con la medaglia “Cangrande”, per aver dato un importante contributo allo sviluppo della viticoltura e alla valorizzazione dell’enologia italiana. Cellaia Cilento Rosso Dop, Cellaia Cilento Bianco Dop, Cellaia Cilento Rosato Doc, Proclamo Cilento Aglianico Doc, Proclamo Cilento Fiano Doc, Proclamo Cilento Fiano Doc, Piedirosso Paestum Igt, Fiano Vendemmia Tardiva Paestum Igt, Rossitum Passito Marino: vini di spessore ottenuti “nella semplicità del Cilento, terrà di virtù”.

I fiano San Matteo e Valentina, l’aglianico Aliento, sono il fiore all’occhiello di Alfonso Rotolo. Da tre generazioni produttori di vini a Rutino, in una distesa incantevole di vigne, l’azienda realizza anche Le Ghiandaie, Lurmi (un blend), lo spumante Vola Lontano (fiano al 50%, il passito di moscato e malvasia Passola) e Rose d’autunno (aglianico al 100% vinificato in rosé). Affondano le loro radici a Rutino anche le viti dell’azienda Cantine Barone, fondata dal 2004 da Giuseppe Di Fiore, Francesco Barone e Perrella, dopo aver rilevato e ristrutturato la vecchia Cantina Sociale. Vini equilibrati ed eleganti, tra cui:  Vestalis Bianco Igt Paestum, Pietralena Cilento Aglianico Doc, Vignolella Cilento Fiano Doc.

Da aggiungere alla carta dei vini cilentani, anche Crai, Piscrai, Piscriddi, Vigna dei Russi dell’Azienda agricola Cobellis. Vini frutto di cinque tenute (Russi, Ogilastriello, Prevetelupo, Starze, Ruine) situate nel comune di Vallo della Lucania. Nata nel 2012 come azienda di vendita e trasformazione della frutta dei propri terreni, grazie alle mani esperte di Carlo Polito, l’Azienda Agricola Tommasini (situata sulle colline di Capaccio-Paestum) da due anni è impegnata nella produzioni del Vino Costa d’Elce. Fiano, Aglianico e Rosato Paestum IGP. Vini semplici e genuini, che traggono la loro ispirazione dalla passione vitivinicola che si tramanda di generazione.

Il Cilento non è soltanto un territorio a vocazione vinicola. Infatti, vanta anche una selezione di birre artigianali da assaggiare. Logo aziendale che rappresenta la  rosa dei venti ed etichette che ne evocano i nomi. Nello scenario di S. Marco di Castellabate, SUD Birra Artigianale si propone di indicare “in un antico orizzonte, la nuova direzione del bere”. Borea (Weizen dal colore albicocca chiara, al palato note di agrumi e speziatura di coriandolo), Mistral (Golden Ale dal colore dorato, sentori citrici ed agrumati di lime e pompelmo), Sciroc (colore ambrato con sfumature rosso rubino), Ghibli (colore oro e riflessi ramati, dal bouquet deciso). Queste le birre prodotte da SUD, che punta a far interagire natura, storia ed innovazione, in un ensemble perfetto.

Espressione del forte legame con il territorio di Castelnuovo Cilento in cui ha origine, sia la grafica delle etichette (espliciti riferimenti agli animali e al lavoro dell’uomo) che il nome stesso del birrificio: Fiej, in dialetto cilentano “fiera”. Infatti, il birrificio di Stefano e Carmen Ridolfi (fratello e sorella) nasce proprio nel luogo in cui in passato si svolgeva una delle più importanti fiere di bestiame della zona. Birre dai nomi peculiari: Unafresca (weizen delicata, di colore giallo dorato), Unachiara (helles dal colore giallo dorato con miele di arancia e scorzette di arancia), Unaspecial (belgian ale con miele di castagno del Cilento) ed Unaforte (belgian strong ale, aromatizzata con anice stellato).

Vini e birre che rappresentano solo una piccola selezione delle eccellenze cilentane con cui libare nei lieti calici.

Rosy Merola

(Redazionale già pubblicato in CilentoMag 2016)

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.