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Coma_Cose presentano il nuovo album “Nostalgia”: «Un concept album dalla sapore un po’ sospeso» (VIDEO)

(Crediti: Mattia Guolo)

 

Continua a restare accesa la fiamma dei Coma_Cose che, in video conferenza stampa su zoom, hanno presentato “Nostalgia”, il nuovo album in uscita il 16 aprile negli store e sulle piattaforme digitali. Prima di entrare nel vivo della presentazione, infatti, è stata mostrata una clip video, la quale si concludeva con la parola-titolo dell’album “Nostalgia” in fiamme. Un modo per ricollegarsi alla conclusione del video di “Fiamme negli occhi”, il brano presentato al Festival di Sanremo 2021. Come avevano già puntualizzando in occasione della presentazione della canzone sanremese: «Il nostro fuoco è la musica». La fiamma, quindi, come metafora nel loro percorso personale e professionale, il file rouge che unisce le tracce contenute nel nuovo lavoro discografico prodotto dai Mamakass, come Fiamme Negli Occhi e molti altri brani della band.

«Il disco si chiama “Nostalgia” perché racchiude un po’ tutto il concept dell’album. È un disco che parla della nostra nostalgia in maniera molto intima. Racconta le nostre storie prima che ci conoscessimo. La nostra vita prima di quest’ultimo anno particolare. Per scrivere qualcosa che avesse un valore reale siamo andati a scavare indietro nel tempo, ad analizzare – con gli occhi del presente – la vita passata». In questo modo i Coma_Cose –  Fausto Lama e California, pseudonimo di Francesca Mesiano, hanno introdotto il nuovo concept album in uscita per Asian Fake/Sony Music, il quale racchiude e sintetizza tutte le riflessioni sul loro passato e un’occasione per guardarsi indietro, immortalando i cambiamenti di una vita sempre in viaggio, con un linguaggio ed un suono futuristico.

«Sotto il profilo della scrittura – prosegue Francesca – “Nostalgia” ha un punto di vista abbastanza singolo. Un disco sotto certi versi anche un po’ diverso dal nostro solito. Le canzoni hanno un mood, un sound, un tipo di scrittura che si discosta dal passato».

Come già anticipato, Nostalgia è un disco di senso; un concept album molto concentrato. Infatti sono solo sei canzoni più una. «Per noi è anche una piccola rivoluzione scegliere, oggi, di fare un disco così breve. La scelta di fare un lavoro discografico di questo tipo, non è per una presa di posizione ma per una esigenza narrativa. Abbiamo raccontato ciò che dovevamo raccontare in sei canzoni», sottolineano i Coma_cosa.

Per Fausto: «Si tratta di un disco un po’ sospeso. Un album che nasce in un periodo un po’ particolare, che – in parte – ha un po’ influenzato la penna e l’ispirazione. La tematica è quella del crescere, del trovarsi in una situazione di mezzo: tra l’essere ragazzi e l’essere adulti. C’è una fragilità e tanta intimità in “Nostalgia”. Un piccolo scrigno di pensieri, di pennellate e di sensazioni. Ogni canzone è diversa; è un piccolo viaggio. Tuttavia c’è un fil rouge che unisce tutte le canzoni e, allo stesso tempo, anche l’immagine sulla copertina del disco: due bambini in fiamme. Il fuoco dell’infanzia che, crescendo rischia di essere “addomesticato”, circoscritto. È un disco che racconta il presente ricercandolo nel passato, breve ma molto concentrato scava nel profondo dell’animo e analizza il sentimento della nostalgia senza compromessi, il fuoco che arde dall’infanzia, la crescita personale, l’accettazione di se stessi come il primo passo per cercare il proprio posto nel futuro Questo album è, in un certo senso, la promessa che ci facciamo io e Francesca nel cercare di mantenerci integri, coerenti rispetto a ciò che ci piace».

Tra i brani contenuti in “Nostalgia” troviamo anche “Fiamme negli Occhi”, il brano presentato nell’ultima edizione del Festival di Sanremo, «una bella deviazione del nostro percorso. Una bella esperienza, importante e gratificante – puntualizzano i Coma_cose –, che siamo contenti di aver fatto. La canzone è stata accolta bene dal pubblico e dalle radio. Anche se abbiamo un po’ combattuto per portarla a Sanremo. All’interno del nuovo album, “Fiamme negli Occhi” trova la sua perfetta collocazione. Rappresenta la pennellata pop, più solare all’interno di un quadro che racconta tutte le fasi, le sensazioni che proviamo tutti i giorni della nostra vita. È un album molto vero».

Tuttavia, come ha puntualizzato Fausto, la vera canzone d’amore contenuto nel nuovo lavoro discografico non è il brano sanremese ma “La canzone dei Lupi”: «È un grande manifesto di libertà. È una canzone più intima, la dimensione si fa meno ampia, si entra nella dimensione di coppia. È una promessa che ci facciamo, ovvero rimanere integri e coerenti a prescindere da ciò che succede nella vita. “La canzone dei Lupi” ha un aspetto più onirico rispetto a “Fiamme negli occhi”».  

Un disco che si percepisce come disco di passaggio. Un viaggio alla scoperta di ambientazioni e temi nuovi. Sei brani inediti la cui l’installazione sonora si è sviluppata nel corso di un anno anomalo, dove l’introspezione e l’autoanalisi hanno trovato spazio: guardarsi indietro e guardarsi dentro con una nuova consapevolezza.

Rosy Merola

 

https://www.youtube.com/watch?v=BGXcpNRRV98

 

BIO

 I Coma_Cose sono Fausto Lama e California. Un duo nato nel 2016, una coppia prima nella vita e poi nella musica, che mischia vissuto e gusto sonoro urbano a una poetica cantautorale.

Tra Febbraio e Giugno del 2017 i Coma_Cose pubblicano i primi quattro brani con relativi video e nell’autunno dello stesso anno lanciano con Asian Fake “Inverno Ticinese”, il loro primo EP-manifesto: il risultato di pubblico e critica è esplosivo. In soli 12 mesi i Coma_Cose allargano il proprio pubblico, cominciano a passare in radio e chiudono il 2018 con un centinaio di concerti all’attivo.

Nel 2019 danno vita al loro primo disco “HYPE AURA” cui segue un anno fitto di soddisfazioni e riconoscimenti. Varcano i confini della Penisola: suonano a Parigi in apertura ai Phoenix e allo Sziget Festival di Budapest. Questo è l’anno dei tutto esaurito nei club, tra cui quello all’Alcatraz di Milano che segna un patto d’affetto tra gli artisti e la città d’azione. E l’anno del Primo Maggio a Roma e del Capodanno a Milano in piazza Duomo.

Ottenute le prime certificazioni FIMI (“Post Concerto” e “MANCARSI” sono dischi d’oro) i Coma_Cose cominciano il 2020 all’insegna delle collaborazioni, duettano con i Subsonica e Francesca Michielin e insieme al produttore Stabber danno vita ad un nuovo EP: “DUE”. Nel 2021 partecipano alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo incantando con il brano Fiamme negli occhi, che diventa disco d’oro in sole tre settimane e annunciano l’uscita del loro nuovo album, Nostralgia, il 16 aprile.

Quello che nasce come gioco fra Fausto e Francesca, in soli 3 anni si afferma come un progetto di riferimento della musica nazionale.

 

 

TRACK BY TRACK

   1. Mille Tempeste

Il viaggio nostralgico dei Coma_Cose si apre con Mille tempeste, track dalle atmosfere dark e a tratti psichedeliche che fanno da tappeto sonoro a un mondo sospeso in balia dell’incertezza e di duemila cose di cui non ci importa niente. Il brano si apre con un intro onirico, preludio delle atmosfere distorte e oscure che esplodono in un potente ritornello caratterizzato da un riff di chitarra elettrica. Francesca e Fausto sono qui testimoni e cantori di una realtà sottosopra, in attesa di un chiaro segnale di cambiamento, perché nonostante tutto rimane forte la speranza di non vivere più sospesi, sotto la volta celeste. Sospesi, in mezzo a mille tempeste.

  1. La canzone dei Lupi.

Il racconto introspettivo di Nostralgia prosegue con La canzone dei lupi, scritto a quattro mani da Fausto Lama e California e prodotto con i Mamakass. 3 minuti e 19 scanditi da un beat soft ma deciso, canto libero dedicato all’utopia del rifuggire dalla fame di tutto, che toglie il gusto anche ai sogni. In un mondo in cui tutto si addomestica e tutto si disintegra, Francesca e Fausto difendono quella sfacciata libertà di cui solo i lupi sono fieri custodi. I lupi e noi.

  1. Discoteche abbandonate

Con una fotografia chiara e quasi involontariamente attualissima, a tratti spettrale, California dà voce a tutte le Discoteche abbandonate, monologo dedicato alle cattedrali del divertimento, in cui oggi risuona una triste eco di serate non vissute e cocktail mai bevuti –dall’alto la consolle ora è ferraglia Ci guarda come un crocifisso. Eppure il brano non si limita a fotografare la situazione pandemica ma raccoglie sensazioni di abbandoni dei luoghi storici della musica, specie nella periferia, iniziato ben prima dell’emergenza sanitaria. Fausto e i Mamakass vestono il brano con sonorità elettroniche, in cui sintetizzatori e drum ‘n bass fanno da cornice al racconto di tutto quell’effimero che ora, più che mai, è riposto negli angoli della memoria di una generazione che aspetta una nuova libertà.

  1. Fiamme negli occhi

La piccola istantanea di una storia grandissima, d’amore e di rivalsa, quella dei Coma_Cose. Con venature dream pop e suoni sbiaditi alla Velvet Undreground, Fiamme negli occhi indaga il desiderio di prendersi cura della propria fiamma, di una passione e di un progetto di vita comune. La melodia è morbida, le liriche semplici e intrise di quotidiano, il sapore è quello di una canzone da spiaggia del futuro, vestita di sonorità inesplorate e coraggiose, dall’elettronica al vintage.

  1. Novantasei

Su una struttura rock-alternative/grunge che ricorda vagamente il mondo degli Afterhours,  Francesca e Fausto cantano ricordi di un amore ormai passato, in cui si percepiscono sogni ancora da inseguire e malinconie da rivelare. Le strofe più delicate lasciano posto a un ritornello potente, in un brano in cui ancora una volta scoppia, senza far male, quel sentimento nostalgico che fa da fil rouge all’intera raccolta.

  1. Zombie al Carrefour

L’ultimo capitolo di questo bigino emotivo, prima dell’appendice –Outro. Il congedo avviene con una passeggiata solitaria all’alba, tra gli scaffali che accolgono un amaro che finisce con il bis e una pastiglia che comincia con la x. La voce di California cammina leggera sulle note di un pianoforte e prende per mano l’ascoltatore, accompagnandolo attraverso i ricordi di un passato che non smette di ardere.

 

CREDITS

Testi di Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano; 
Musica di Fausto Zanardelli, Fabio Dale’ e Carlo Frigerio. 

 
Prodotto da Mamakass e Fausto Lama 
eccetto “Fiamme negli occhi” e “Mille Tempeste” prodotte da Mamakass. 

Hanno suonato: 
Mamakass: basso, chitarre, tastiere, programmazioni in tutti i brani; 
Fausto Lama: chitarra ritmica in “Novantasei”, pianoforte in “La canzone dei Lupi” e “Zombie al Carrefour”, chitarra elettrica in “Outro (skit)”; 
Luca Arosio: batteria in “Novantasei”. 

Mixato da Mamakass. 
Masterizzato da Luca Arosio e Mamakass at Musx Studio. 

 

HIGHLIGHTS

  • Fiamme negli Occchi è diventato disco d’oro a sole tre settimane dalla sua release ed è stato fra i brani più apprezzati del 71esimo Festival di Sanremo superando i 16 milioni di streaming audio/video complessivi e piazzandosi nella top five dei brani più ascoltati nelle settimane successiva alla kermesse.
  • Il video di Fiamme Negli Occhi ha superato le quattro milioni e mezzo di visualizzazioni su Youtube.
  • Dopo la settimana Sanremese, i profili social della band sono più che raddoppiati.
  • Il pubblico di ascoltatori su Spotify, passato da 250.000 persone (su base mensile) a oltre 1.7 milioni. La vetrina di Sanremo dunque non si è dunque limitata al brano in gara, ma ha aperto a una conoscenza, e successivo apprezzamento, di tutto il progetto Coma_Cose.

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.