“Il cuore e l’acciaio” di Claudio Santamaria nella sua interpretazione di “Jeeg Robot, uomo d’acciao”
Trasmessa in Italia per la prima volta nel 1979, la serie televisive anime – tratta da un manga giapponese – di Gō Nagai, Jeeg robot d’acciaio è tornata recentemente in auge grazie al film “Lo chiamavano Jeeg Robot”, opera prima di Gabriele Mainetti.
Film surreal-fantasy ambientato a Roma che, oltre ad aver conquistato il pubblico, si è aggiudicato nella sessantesima edizione dei David di Donatello sette statuine, tra cui: miglior regista esordiente a Gabriele Mainetti, miglior attore protagonista a Claudio Santamaria, migliore attrice protagonista a Ilenia Pastorelli e ancora, come attore e attrice non protagonista, rispettivamente, a Luca Marinelli e Antonia Truppo.
Tuttavia, oltre alle comprovate doti interpretative come attore, con la sua intensa rivisitazione della sigla italiana della serie tv manga, Claudio Santamaria ha dato prova della sua versatilità come artista. Un arrangiamento vibrante, ruvido. Tutta cuore e acciaio. Con quel retrogusto amaro e nostalgico di chi era bambino/adolescente negli anni della prima messa in onda in televisione: “Perché tu, tu sei Jeeg!”.