Osservatorio CORONAVIRUSSalute

Covid-19: Bollettino Ufficiale della Protezione Civile (dati 07/04/2020)

Conferenza stampa del 07 aprile (ore 18.00)

Oggi si conferma la diminuzione del trend di crescita dei contagiati: +880 pazienti rispetto a ieri (parliamo del dato relativo alla  variazione totale positivi che ieri era pari a 2.972): «Il dato più basso dal 10 marzo», ha puntualizzato Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile. In numero dei nuovi positivi oggi è pari a +3.039 (ieri era pari a 4.805) Si registra, allo stesso tempo, un decremento di 106 pazienti in terapia intensiva. Anche se inferiore rispetto al dato di ieri, rimane ancora sostenuto il nemero di decessi: +604 in 24 ore.
«Finalmente si comincia a vedere la diminuzione dei nuovi casi. Speriamo di continuare ad assistere il virus continuerà ad esistere tra la popolazione. Quindi non possiamo abbassare la guardia. Dobbiamo contuare a mantenere rigorosamente le misure di contenimento, perché ogni rilassamento può portare ad una ripresa del contagio». Ad affermarlo, Gianni Rezza dell Istituto Superiore di Sanità presente, insieme a Borrelli, in conferenza stampa.

Entrando nel merito dei numeri, attualmente sono positive 94.067 persone, “solo” 880 in più rispetto a ieri, quando erano 93.187. Di queste 3.792 sono le persone ricoverate in terapia intensiva (-106, visto che ieri erano 3.898). Per il terzo giorno consecutivo tale dato è in flessione. 61.557 sono le persone in isolamento domiciliare (1.244 in più rispetto a ieri quando erano 60.313) e 28.718 sono ricoverati in ospedale (-258, ieri erano 28.976). Il numero delle vittime è arrivato a 17.127, 604 nelle ultime 24 ore (ieri l’incremento era stato di 636). Il numero dei pazienti guariti è in totale 24.392 (1.555 in più di ieri quando erano 22.837).

DATI ITALIA
I casi attualmente positivi sono 28.343 in Lombardia, 13.048 in Emilia-Romagna, 10.704 in Piemonte, 9.965 in Veneto, 5.427 in Toscana, 3.738 nelle Marche, 3.212 in Liguria, 3.365 nel Lazio, 2.765 in Campania, 1.890 nella Provincia autonoma di Trento, 2.137 in Puglia, 1.379 in Friuli Venezia Giulia, 1.859 in Sicilia, 1.491 in Abruzzo, 1.301 nella Provincia autonoma di Bolzano, 846 in Umbria, 821 in Sardegna, 733 in Calabria, 593 in Valle d’Aosta, 265 in Basilicata e 185 in Molise.
CAMPANIA – FOCUS
(Aggiornamento dell’Unità di Crisi della Regione Campania ore 17.00)
Il punto alle ore 23.59 di ieri:
Totale positivi: 3.148
Totale tamponi: 25.779
Totale deceduti: 216
Totale guariti: 167 (di cui 90 totalmente guariti e 77 clinicamente guariti)
DATI PROVINCIA PER PROVINCIA
Provincia di Napoli: 1.643 (di cui Napoli Città 709 e 934 Napoli provincia)
Provincia di Salerno: 468
Provincia di Avellino: 375
Provincia di Caserta: 331
Provincia di Benevento: 111
Altri in fase di verifica Asl: 220
(Bollettino diffuso dalla Regione Campania, ore 22.00 del 6 aprile)
L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati:
– Ospedale Cotugno di Napoli: 287 tamponi di cui 35 positivi;
– Ospedale Ruggi di Salerno: 113 tamponi di cui 7 positivi;
– Ospedale Sant’Anna di Caserta: 102 tamponi, di cui 2 positivi;
– ASL di Caserta presidi di Aversa e Marcianise: 20 tamponi, di cui 1 positivo;
– Ospedale Moscati di Avellino: 49 tamponi di cui 1 positivo;
– Ospedale San Paolo di Napoli: 77 tamponi di cui 27 positivi;
– Azienda Universitaria Federico II: 66 tamponi di cui 1 positivo;
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: 387 tamponi di cui 6 positivi;
– Ospedale San Pio di Benevento 61 tamponi di cui 5 positivi;
– Ospedale di Eboli: 91 tamponi di cui 5 positivi.
🔸Positivi di oggi: 90
🔸Tamponi di oggi: 1253
🔸Totale complessivo positivi Campania: 3.148
🔸Totale complessivo tamponi Campania: 25.779
+++
(6 aprile 2020 ore 17.00)
Il punto alle ore 23.59 di ieri:
🔸Totale positivi: 3.058
🔸Totale tamponi: 24.526
🔸Totale deceduti: 204
🔸Totale guariti: 156 (di cui 77 totalmente guariti e clinicamente guariti)
CAMPANIA– Casi positivi ripartiti per provincia
🔸Provincia di Napoli: 1.568 (di cui 679 Napoli Città e 889 Napoli provincia)
🔸Provincia di Salerno: 462
🔸Provincia di Avellino: 373
🔸Provincia di Caserta: 308
🔸Provincia di Benevento: 108
🔸Altri in fase di verifica Asl: 239
LOMBARDIA – Di seguito gli aggiornamenti la situazione Coronavirus nella Regione: sono 791 i nuovi positivi (ieri, 6 aprile, erano 1.089), per un totale di 52.325 casi totali registrati (ieri erano 51.534). I guariti sono complessivamente 14.498 (ieri erano 13.863). I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 282 (ieri erano 297). Il numero dei decessi totali è salito a 9.484 (ieri erano ora 9.202). I pazienti in terapia intensiva sono diminuiti: oggi 1.305, rispetto ai 1.343 di ieri: -38.
“DECRETO LIQUIDITÀ” (Comunicato stampa del Governo)
Misure urgenti in materia di accesso al credito e rinvio di adempimenti per le imprese, nonché di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e di giustizia (decreto-legge)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accesso al credito e rinvio di adempimenti per le imprese, nonché di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e di giustizia.
Il decreto interviene in sostegno alle imprese in difficoltà con misure specifiche su cinque principali ambiti.
  1. Accesso al credito, sostegno alla liquidità, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti
Le misure adottate prevedono garanzie da parte dello Stato per un totale circa di 200 miliardi di euro concesse attraverso la società SACE Simest, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in favore di banche che effettuino finanziamenti alle imprese sotto qualsiasi forma.
In particolare, la garanzia coprirà tra il 70% e il 90% dell’importo finanziato, a seconda delle dimensioni dell’impresa, ed è subordinata a una serie di condizioni tra le quali l’impossibilità di distribuzione dei dividendi da parte dell’impresa beneficiaria per i successivi dodici mesi e la necessaria destinazione del finanziamento per sostenere spese ad attività produttive localizzate in Italia. Nello specifico:
le imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro ottengono una copertura pari al 90% dell’importo del finanziamento richiesto e per queste è prevista una procedura semplificata per l’accesso alla garanzia;
la copertura scende all’80% per imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato fra 1,5 e 5 miliardi di euro e al 70% per le imprese con fatturato sopra i 5 miliardi;
l’importo della garanzia non potrà superare il 25% del fatturato registrato nel 2019 o il doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda;
per le piccole e medie imprese, anche individuali o partite Iva, sono riservati 30 miliardi e l’accesso alla garanzia rilasciata da SACE sarà gratuito ma subordinato alla condizione che le stesse abbiano esaurito la loro capacità di utilizzo del credito rilasciato dal Fondo Centrale di Garanzia.
Il decreto potenzia ulteriormente il Fondo di Garanzia per le p.m.i., aumentandone sia la dotazione finanziaria sia la capacità di generare liquidità anche per le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti.
Il Fondo – già ampliato dal decreto “Cura Italia” (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) con 1,5 miliardi di euro – completa così la sua trasformazione in strumento a supporto della piccola e media impresa, a tutela di imprenditori, artigiani, autonomi e professionisti, nonché a salvaguardia dell’export e di tutti quei settori che costituiscono con le eccellenze del Made in Italy la spina dorsale del nostro sistema produttivo.
È inoltre previsto un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo.
Il decreto potenzia anche il sostegno pubblico all’esportazione, per migliorare l’incisività e tempestività dell’intervento statale. L’intervento introduce un sistema di coassicurazione in base al quale gli impegni derivanti dall’attività assicurativa di SACE sono assunti dallo Stato per il 90% e dalla stessa società per il restante 10%, liberando in questo modo fino a ulteriori 200 miliardi di risorse da destinare al potenziamento dell’export.
L’obiettivo è di consentire a SACE di far fronte alla crescente richiesta di assicurare operazioni ritenute di interesse strategico per l’economia nazionale che la società non avrebbe altrimenti la capacità finanziaria di coprire.
  1. Misure per garantire la continuità delle aziende
Il decreto prevede una serie di misure finalizzate ad assicurare la continuità delle imprese nella fase dell’emergenza, con particolare riguardo a quelle che prima della crisi erano in equilibrio e presentavano una regolare prospettiva di continuità aziendale. Tale intervento avviene:
in sede di redazione del bilancio in corso, valutando i criteri di prudenza e di continuità alla luce della situazione emergente dall’ultimo bilancio chiuso;
disattivando le cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale.
Accanto a queste due misure a protezione diretta della società se ne affianca una terza che è volta a favorire il coinvolgimento dei soci nell’accrescimento dei flussi di finanziamento verso la società, disattivando in questa fase i meccanismi che in via ordinaria li pongono in secondo piano rispetto ai creditori.
Vi sono poi misure che riguardano la disciplina del fallimento e che, nell’insieme, sono volte in questa fase a:
sottrarre le imprese all’apertura del fallimento e alle altre procedure fondate sullo stato di insolvenza, sino a quando durerà l’emergenza;
sterilizzare il periodo dell’emergenza ai fini del calcolo delle azioni a tutela dei creditori (quindi quando il periodo emergenziale sarà passato, i creditori potranno se del caso proporre le azioni revocatorie).
  1. Rafforzamento dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e degli obblighi di trasparenza in materia finanziaria
Le norme approvate, al fine di rafforzare nell’attuale contesto di emergenza epidemiologica la disciplina dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica:
anticipano, con effetto immediato – e nelle more dell’attuazione del decreto attuativo –  l’ampliamento dell’ambito di intervento oggettivo della disciplina golden power ai settori di rilevanza strategica del Regolamento europeo n. 452/2019, consentendo di sottoporre alla preventiva autorizzazione le operazioni rilevanti relative, tra l’altro, ai settori finanziario, creditizio e assicurativo, alle infrastrutture e tecnologie critiche, tra cui l’energia, i trasporti, l’acqua e la salute, alla sicurezza alimentare, all’accesso a informazioni sensibili, compresi i dati personali, all’intelligenza artificiale, la robotica, i semiconduttori, la cibersicurezza, nonché le nanotecnologie e le biotecnologie;
prevedono la possibilità per il Governo di aprire il procedimento d’ufficio, se le imprese non assolvono agli obblighi di notifica previsti;
estendono, in via transitoria fino al 31 dicembre 2020, il campo di applicazione della disciplina dei poteri speciali anche ad operazioni intra-europee che richiederanno la preventiva autorizzazione del Governo, nel caso di acquisizione del controllo di asset rientranti nei settori sopra descritti; nel caso di operazioni extra-europee, l’ampliamento, sempre transitorio, riguarderà anche le acquisizioni di partecipazioni superiori al 10% da parte di soggetti non appartenenti all’Unione europeo, se superiori alla soglia di un milione di euro.
In materia di trasparenza finanziaria, si sono integrati gli obblighi di trasparenza previsti dall’art. 120 del TUF per consentire alla CONSOB di abbassare transitoriamente le soglie rilevanti per le comunicazioni (portandola al 5%) e ampliare anche il novero delle imprese che ne sono soggette, includendovi le società ad azionariato diffuso.
  1. Misure fiscali e contabili
Si interviene con norme urgenti per il rinvio di adempimenti fiscali e tributari da parte di lavoratori e imprese. In particolare, si prevede la sospensione dei versamenti di Iva, ritenute e contributi per i mesi di aprile e maggio, in aggiunta a quelle già previste con il “Cura Italia”.
Nel dettaglio:
IVA, ritenute e contributi sospesi per soggetti con calo di fatturato di almeno il 33% per ricavi/compensi sotto i 50 milioni e di almeno il 50% sopra tale soglia;
sono sospesi in ogni caso i detti versamenti per i soggetti che hanno iniziato ad operare dal 1° aprile 2019;
per i residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), sospensione versamento IVA se calo del fatturato di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni;
ripresa dei versamenti a giugno, con la possibilità di rateizzazione in 5 rate
La sospensione delle ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo prevista dal decreto “Cura Italia” viene estesa anche alle scadenze di aprile e maggio.
È esteso al 16 aprile il termine per i versamenti in scadenza il 20 marzo scorso e la scadenza per l’invio della Certificazione Unica è stata prorogata dal 31 marzo al 30 aprile.
Inoltre, il credito d’imposta al 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro viene allargato anche all’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, mascherine e occhiali.
Viene consentito all’Inps di rilasciare un Pin semplificato, tramite identificazione telematica del richiedente e posticipando al termine dell’emergenza la verifica con riconoscimento diretto.
Si introducono norme sui “farmaci compassionevoli” (i farmaci non ancora autorizzati), che prevedono l’esclusione all’applicazione di imposte in caso di cessione gratuita.
  1. Ulteriori disposizioni
Il decreto prevede, infine:
lo spostamento, dal 15 aprile all’11 maggio, del termine concernente il rinvio d’ufficio delle udienze dei procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari, nonché la sospensione del decorso dei termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti civili e penali (indagini preliminari, adozione di provvedimenti giudiziari e deposito della loro motivazione, proposizione degli atti introduttivi del giudizio e dei procedimenti esecutivi, impugnazioni e, in genere, tutti i termini procedurali). Si intendono altresì sospesi, per la stessa durata, i termini per la notifica del ricorso in primo grado innanzi alle Commissioni tributarie;
l’ampliamento, fino al termine dell’anno in corso, dell’operatività del Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva, amministrato in gestione separata dall’Istituto per il Credito Sportivo, includendo anche i finanziamenti per le esigenze di liquidità, attualmente esclusi, delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate, degli Enti di Promozione Sportiva, delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche. A tali fini, è costituito un apposito comparto del predetto Fondo con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2020.
Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.