Istruzione/Formazione

Erasmus+ 2016, priorità all’inclusione sociale

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FIRENZE, 03 MARZO 2016 – L’afflusso di migranti e rifugiati è oggi la principale sfida per l’Europa. Per questo, la Commissione Europea   è impegnata a promuovere la tolleranza e l’inclusione, in particolare con i Programmi educativi europei come Erasmus+ che favorisce la mobilità di studenti e docenti. Il Direttore dell’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE, Flaminio Galli dichiara: “L’Erasmus+ è uno strumento efficace per valorizzare le differenze e integrarle. Ogni anno, migliaia di studenti e insegnanti sperimentano in modo diretto l’apertura e la conoscenza del diverso attraverso il viaggio, lo studio, l’apprendimento delle lingue straniere e la formazione in Europa. In questo senso, il Programma favorisce l’equità, la coesione sociale e la lotta alle discriminazioni”.

 

Per il 2016, la Commissione europea punta sulla creazione e la promozione di Sistemi di istruzione, formazione e Gioventù inclusivi; una delle priorità nella Guida al Programma 2016 Erasmus+ è dedicata   alla “promozione dell’equità e dell’inclusione, facilitando l’accesso ai partecipanti provenienti da ambienti svantaggiati e con minori opportunità in confronto ai loro coetanei, nei casi in cui lo svantaggio limiti o impedisca la partecipazione ad attività transnazionali”.

 

Tra il 2014 e il 2015, in Erasmus+ sono stati avviati 83 progetti di cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche volti all’apertura, l’accoglienza, l’integrazione sociale, l’equità. I partenariati di questo tipo rappresentano il 12% dei 703 progetti finanziati a livello nazionale e coinvolgono scuole, università e organizzazioni impegnate nell’apprendimento degli adulti. La tematica è stata declinata in vari modi: studio delle lingue, apprendimento interculturale, acquisizione di competenze, integrazione nelle istituzioni educative e di formazione, nel mercato del lavoro e nella società, riconoscimento di competenze, orientamento professionale, supporto personale, psicologico e generale, sostegno a educatori e insegnanti. In Italia il tema ha suscitato interesse anche in anni meno recenti: dal 2007 al 2013 sono stati 286 i progetti   realizzati dal mondo della   scuola   e nell’educazione   degli   adulti.

Alcuni utili strumenti online sono a disposizione di quanti intendono elaborare una proposta per progetti Erasmus+ (in vista della scadenza del prossimo 31 marzo) o vogliono approfondire esperienze e azioni di inclusione sociale già realizzate. Il principale canale della Ue è la nuova banca dati European Web Site on Integration, che raccoglie pratiche e iniziative intraprese nei 28 Stati membri. Per scuole e insegnanti è disponibile anche un sondaggio della Direzione Generale Istruzione e Cultura della Commissione europea che illustra alcune attività realizzate dalle organizzazioni che lavorano nell’istruzione scolastica, nella formazione professionale e nell’apprendimento degli adulti. Dal sondaggio, che ha coinvolto 256 intervistati, è scaturito un elenco di buone pratiche oltre a un estratto specifico per l’istruzione scolastica: “Challenges, ideas and inspiring practices from European Schools”.

INDIRE – Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa

Con 90 anni di storia è il più antico istituto di ricerca del Ministero dell’Istruzione. L’Istituto è il punto di riferimento per la ricerca educativa. È impegnato nella promozione dei processi di innovazione nella scuola: sviluppando nuovi modelli didattici, sperimentando l’utilizzo delle nuove tecnologie nei percorsi formativi, ridefinendo il rapporto tra spazi e tempi dell’apprendimento e dell’insegnamento. Inoltre, INDIRE è l’Agenzia italiana del programma Erasmus+ per gli ambiti Scuola, Università ed Educazione degli adulti.