Interviste

Intervista a Maurizio Mattioli, al teatro con il Conte Tacchia

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ROMA, 11 GIUGNO 2015Maurizio Mattioli si racconta in una intevista a cura di Stefano Telese:

Come è il tuo Conte Tacchia? Ci parli di questo progetto?
“Sarò il Principe e mi fa piacere interpretare questo personaggio. È un periodo storico che mi piace e nel quale mi sento a mio agio. Sono orgoglioso e davvero felice di interpretare un personaggio tipico della Roma del 1900, proprio di quella Roma che mi veniva raccontata da piccolo, fatta di carrozze, principi e caffe chantant”.

Che effetto fa sapere che ‘Immaturi’ diventerà una fiction?
“È una graditissima sorpresa che mi rende molto felice. I due film diventeranno una fiction tv dal titolo “Immaturi- la serie”. La regia sarà di Rolando Ravello e la supervisione artistica sarà curata da Paolo Genovese. I due film saranno la base dove si costruirà la serie. Sono sicuro che avrà lo stesso successo avuto in occasione dei due film”.

Altri progetti invece al cinema?
“No, per adesso no. Resto concentrato sui progetti che mi vedono impegnato in questi mesi, un domani poi … chissà!”.

Hai un sogno che ti piacerebbe realizzare a livello professionale?
“Sarebbe fantastico interpretare un prete. Il prete che vorrei interpretare però deve essere un prete dinamico, non un prete comodo. Un prete serio, intelligente e d’azione che va col motorino in giro per salvare bambini, prostitute e persone in difficoltà. Un prete di strada conscio delle difficoltà della vita, non solo un prete che in chiesa celebra la messa. Ecco, questo credo sia un bel sogno nel cassetto”.

Come trascorri il tempo libero quando non sei impegnato sul set?
“In realtà di tempo libero ne ho sempre meno, direi quasi zero. Diciamo che quando avevo la possibilità di farlo, andavo a cavallo, ma oramai sono secoli che non lo faccio. Amo i cavalli, sono la mia più grande passione. Inoltre, mi piace andare in montagna e godermi il paesaggio, rilassandomi un po’”.

Un regista e un attore con cui vorresti lavorare oggi?
“Magari con Carlo Verdone. Mi dispiace davvero tanto non essere riuscito mai a lavorare con Carlo. Si può dire che lui sia uno dei miei idoli e fare un progetto con lui mi renderebbe davvero tanto felice. Ma c’è ancora tempo affinché si possa realizzare questo mio desiderio, e Carlo lo sa”.

Stefano Telese