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Sanremo 2022, “Miele” di Giusy Ferreri: «Grammofono e megafono nautico per creare delle sonorità retrò»

 

 

 

Dopo la prima esibizione al 72° Festival di Sanremo, Giusy Ferreri – in video conferenza stampa via Zoom – non nasconde un po’ di delusione per il decimo posto provvisorio per il brano sanremese “Miele”, scritto da Takagi & Ketra, Federica Abbate e Davide Petrella.

«Il momento della classifica fa sempre un po’ paura. Non mi immaginavo decima ma ci sta, forse il brano non è arrivato nell’immediato, forse ci si aspettava qualcosa di diverso da me. A me sembrava la scelta migliore, un pezzo orecchiabile ma non ruffiano, alle volte ci si sbaglia», ha sottolineato Giusy Ferreri, aggiungendo: «Ho scelto “Miele” come brano da portare a Sanremo perché, all’interno dell’album “Cortometraggi”, rappresenta un po’ una chicca. Ha un testo semplice, diretto e mi piace l’idea di arrivare in maniera sobria al Festival. Senza portare un brano tradizionale o dal testo impegnativo. Allo stesso tempo, non volevo creare un distacco così talmente strano rispetto al mio percorso musicale degli ultimi anni, che mi ha visto protagonista di brani pop solari. Questa canzone è stato un primo un esperimento di cercare di creare qualcosa di diverso, che potesse mantenere un alone di orecchiabilità e immediatezza, ma soprattutto volevo arrivare sul palco dell’Ariston differente rispetto a come avevo vissuto i Festival precedenti».

Poi, restando sempre sulla sua esibizione, molta curiosità hanno suscitato il grammofono e il megafono presenti sul palco: «È stata una scelta artistica molto mirata. Miele è stata concepita con queste sonorità che rimandano a un mondo antico, dove la voce in due punti ha la sonorità di una voce che provenga appunto da un grammofono. L’uso del megafono nautico è lo strumento migliore per riprodurre questo tipo di effetto ed era l’unico modo per ottenere questo suono vintage. Mi piaceva anche come cornice stilistica per rimandare non solo al brano sanremese “Miele”, ma a tutto il progetto del nuovo disco Cortometraggi, che ha questo sapore cinematografico. Il megafono viene infatti utilizzato anche dai registi dei film e il grammofono rimanda a quelle atmosfere retrò. Nel disco c’è un omaggio a Federico Fellini, si tratta di un brano intenso. Il titolo “Cortometraggi” nasce dai miei live. Durante i concerti amo definire alcuni brani che ho scritto come dei cortometraggi musicali e questo album racchiude come la narrazione di tanti piccoli film che esprimono concetti, situazioni e stati d’animo di vario genere. Appunto per creare questa cornice di un album versatile. Ogni cortometraggio è un piccolo viaggio che ogni volta ha sapori e atmosfere differenti, colori, stili, generi e intensità diverse. È bello pensare che ogni individuo viva ogni giorno una sorprendente quotidianità che spesso varia e a volte si ripresenta ciclicamente».

Per la serata delle cover Giusy Ferreri ha scelto di interpretare “Io vivrò (Senza te)” di Battisti Mogol: «L’ho scelta perché avevo in mente comunque di omaggiare un brano italiano. Questo in particolare è molto intenso ed è un grande brano della storia della musica italiana. L’ho scelto perché è totalmente differente da Miele e voglio portare anche due approcci vocali differenti. È una canzone che sento fortemente e l’ho da subito immaginata suonata dai musicisti che mi accompagnano solitamente durante i miei live, contribuendo così alla ricerca del suono con gli arrangiamenti di Enrico Brun. Ho da subito fortemente desiderato la presenza del Maestro Enrico Melozzi per aggiungere e curarne la giusta fusione tra il suono rock della band e la musica classica orchestrale. L’arrangiamento vuole richiamare una atmosfera soft rock. L’aggiunta di Andy dei Bluvertigo con cui sono molto amica – ci siamo già esibiti insieme dal vivo – è un valore in più. Non volevo fare un duetto di voci: Andy, grandissimo polistrumentista, darà quel tocco in più di suoni per creare una magia di suono molto ricercata, per fondere contemporaneamente la magica atmosfera dei synth e aggiungere un viaggio nel tempo».

Rosy Merola

 

 

Miele – Testo

Tu no, tu no

Tu no non hai lasciato niente

E non riesco a capire

Se ti ricorderai

di me forse ti ho dato il peggio di me

Resto sveglia e mi chiedo perché

Piove su questa città

Dove tu mi hai voluto bene

Dove io ti ho voluto bene

Perchè questa notte non corri da me

Ti ho lasciato nel vento una musica

Spero che ti parli di me

E l’amore non se ne va

Vola via ma poi torna da te

Come un treno preso di domenica

Certe volte non c’è un perché

E spero ti porti da me

No, non promettermi niente

Non cercarmi in un altro abbraccio no

Ma a volte capita

Di incontrare qualcuno in mezzo alla via

Che ti ricorda cos’è la vita

Che cos’è fino a qui senza te

È una lama che sa di miele

Cade a terra un altro bicchiere

Perchè questa notte non corri da me

Ti ho lasciato nel vento una musica

Spero che ti parli di me

E l’amore non se ne va

Vola via ma poi torna da te

Come un treno preso di domenica

Certe volte non c’è un perché

E spero ti porti da me

Ahh non è miele

Sono già sicura che

Questo amore ci porta via

Ubriachi di nostalgia

Se ne va

E un motivo non c’è

Questa notte non corri da me

Ti ho lasciato nel vento una musica

Spero che ti parli di me

E l’amore non se ne va

Vola via ma poi torna da te

Come un treno preso di domenica

Certe volte non c’è un perché

E spero ti porti da me

 

 

 

CORTOMETRAGGI”, disponibile in preorder in formato CD e vinile al seguente link https://giusyferrei.lnk.to/Cortometraggi_preorder e in pre-save e pre-add (https://giusyferreri.lnk.to/cortometraggi), è il sesto album in studio di Giusy Ferreri e arriva a 5 anni di distanza dal precedente “Girotondo”, uscito nel 2017.

Questa la tracklist di “Cortometraggi”:

  1. Miele
  2. Qualsiasi amore
  3. Federico Fellini
  4. Gli Oasis di una volta
  5. Causa effetto
  6. Angoli di mare
  7. L’amore è un tiranno
  8. La forma del tuo cuore
  9. Quello che abbiamo perso
  10. Cuore sparso
  11. Il diritto di essere felice
  12. Ricordo

Dal suo clamoroso esordio del 2008 ad oggi, Giusy Ferreri ha collezionato risultati unici e straordinari costruendo una carriera di traguardi e record, tra hit radiofoniche, 1 disco di diamante e 18 dischi di platino.

 Sono innumerevoli i brani che negli anni hanno mostrato l’incredibile capacità della Ferreri di interpretare generi e stili più disparati, spaziando dal rock al pop, dal blues alla world music, tra cui, solo per citarne alcuni, “Non ti scordar mai di me”, “Novembre”, “Il Mare Immenso”, “Ti Porto A Cena Con Me”, “Partiti Adesso”, “Volevo Te”.

 Una vita segnata da grandi successi e importanti collaborazioni con alcuni dei nomi più rilevanti del panorama italiano quali Tiziano Ferro, Nicola Piovani, Marco Masini, Michele Canova, Sergio Cammariere, Takagi & Ketra, Corrado Rustici, Federico Zampaglione, Bungaro e molti altri, e con Linda Perry autrice internazionale.

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.