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Wall Street, Ferrari riscalda i motori per la partenza in borsa

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MILANO, 12 OTTOBRE 2015 – In attesa di sapere quando avrà inizio il collocamento delle azioni alla Borsa di New York – secondo rumors forse mercoledì 21 ottobre – Ferrai riscalda i motori. E lo fa sia attraverso i risultati positivi ottenuti da Vettel sui circuiti di Formula 1, che mediante i risultati operativi sul terzo trimestre chiuso lo scorso 30 settembre.

In particolare, i numeri presentati da New Business Netherlands N.V, ovvero la società destinata ad essere chiamata Ferrari con il suo ingresso a Wall Street, parlano chiaro: +10% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, pari a ricavi consolidati che oscillano tra 720 e 730 milioni di euro. E ancora, le stime sottolineano un ebit compreso fra 140 e 145 milioni e un ebitda adjusted fra 210 e 215 milioni. Inoltre, rispetto al 2013, il fatturato è aumentato del 18%, toccando i 2,76 miliardi lo scorso anno, mentre l’utile netto è stato pari a 265 milioni di euro (+11%).

Tornando alla quotazione in borsa, per i 18,8 milioni di azioni è stato fissato un prezzo che si colloca tra 48 e 52 dollari. Si stima che il loro collocamento dovrebbe portare ad un incasso complessivo che va dai 902 e 977 milioni di dollari per il 10% del capitale. Per quanto concerne Fiat Chrysler Automobiles (Fca) – che possiede il 90% del capitale sociale della Ferrari, dovrebbe collocare 17.175.000 azioni (pari a circa il 9%)

Infine, come puntualizza una nota di Fca, a partire dal 2016, Ferrari verrà separata da Fca, passando sotto il controllo di Exor, la holding della famiglia Agnelli, mentre il rimanente 10% del capitale rimane in mano a Piero Ferrari che, in tale operazione, non venderà alcuna azione e non riceverà alcun ricavo dalla cessione.

(Foto: seriouswheels.com)

Rosy Merola