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Vallo della Lucania (SA), Mia Fonè: le emozioni del concerto del coro cilentano (Video)

Vallo della Lucania (SA), 14 luglio 2019 – Nel suggestivo scenario del cortile dell’ex Convento dei Domenicani di Vallo della Lucania (SA), ancora una volta il coro giovanile “Mia Fonè”, diretto dalla prof.ssa Rosamaria De Magistris riesce ad incantare il pubblico presente. Mettendosi alla prova con un repertorio che spazia dai testi sacri, alla musica antica rinascimentale, senza tralasciare brani della musica leggera e rock, il coro – dotato di presenza scenica e di una certa dinamicità nelle movenze coreografate –, si conferma un’eccellenza nel panorama musicale cilentano e campano.

 

https://www.youtube.com/watch?v=Nsajc0OU1uk&list=LL6FAprAOvJp3x3eJsQ9-E0A

Scaletta del concerto:

• The Games of Thrones – Colonna sonora

Testi sacri

• Regina Coeli Laetare (Bavesi)

• Ubi Caritas Musica antica rinascimentale

• Tourdion

• S’i’ fosse foco – Cecco Angiolieri

Musica leggera

• Song of hope

• Clap your hands and sing

• Irish blessing

• Caresse sur l’océan (dal film Le Choristes)

• Happing ending (Mika)

• Kuwate (brano dei nativi americani)

Brani Rock

• Somebody to love (Queen)

• Bohemian Rhapsody (Quenn)

Pianista: Michele Cammarosano

Servizio: Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.