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Cibo positivo: la startup per dribblare le dicerie alimentari

Cibo Positivo® apre le iscrizioni al primo corso web per evitare di parlare a vanvera sull’alimentazione sostenibile. Cibo Positivo® è la startup che riduce la confusione alimentare e permette di crearsi opinioni personali senza gli errori inconsapevoli del sentito dire. Sono ora aperte le iscrizioni al primo “Corso di Alimentazione Sostenibile” che si rivolge contemporaneamente ai professionisti e ai consumatori perché condividere è una delle parole chiave di questo tema.
Dal 9 gennaio 2020 i quiz e le lezioni del corso saranno disponibili online. Il programma affronta con ordine temi di grande attualità. Parte con l’introduzione alla sostenibilità ambientale, prosegue con gli impatti ecologici delle filiere agro-alimentari e si conclude con le ipotesi per migliorare sia le produzioni che i consumi casalinghi chi raggiungerà entro il 9 marzo almeno il 98% del punteggio dei quiz, avrà in premio l’accesso automatico al “Gruppo Ricognitori” con un ruolo attivo nella selezione e approfondimento degli argomenti del 2020.

Questa startup nasce dalla necessità di promuovere l’adozione di stili alimentari moderni che possano rispettare meglio l’ambiente. Ma prima che tecnico, l’accento da porre è culturale. «Dal campo alla tavola – dice Mario Bonicalza, fondatore di Cibo Positivo® – si intrecciano troppe opinioni e sfumature di verità. Tra le voci di chef e nutrizionisti, agricoltori e produttori, negozianti e ristoratori, si crea una confusione mediatica che non aiuta lo sviluppo di un’alimentazione equa e sana, oltre che buona. Noi abbiamo una visione chiara a riguardo che esprimiamo nel nostro manifesto: dare priorità all’attenzione per l’ambiente, alla cultura alimentare basata sulla scienza, all’idea che il contributo di ogni tipo di sapere possa essere un vantaggio.»
Dopo questa prima iniziativa, Cibo Positivo® si prefigge di affrontare rapidamente tutte le tematiche di un’alimentazione evoluta e consapevole. Durante il 2020 ha in programma di sviluppare partnership con scuole sensibili alle nuove istanze alimentari e ambientali, e dare così vita a un network capace di raggiungere fisicamente le persone. Nella newsletter saranno segnalati gli avanzamenti del progetto.