Sociale

Altreconomia di maggio: Il segno del volontariato

phpnmvIow2809Negli ultimi dodici mesi le 4 maggiori multinazionali del settore estrattivo-AngloAmerican, BHP Billiton, Rio Tinto e Vale- hanno perso tra il 25 e il 36% del fatturato. Il mercato affronta una crisi da sovrapproduzione, non più “accolta” dal mercato cinese: la produzione di minerali di ferro è triplicata tra il 2000 e il 2015. Secondo Ugo Bardi, “la crisi ha anticipato il ‘picco dei minerali’, e l’industria rischia il fallimento mentre continua a produrre”.

Il “biodiesel vegetale” prodotto da ENI è pari allo 0,75% del gasolio che vende, appena 30mila tonnellate su 4 milioni: la svolta rinnovabile che la multinazionale dell’energia ha promesso dieci anni fa non si è ancora vista. E a Porto Marghera -unica “bioraffineria” attiva- la materia prima più lavorata nel 2012 è stata la Virgin nafta, un prodotto della raffinazione di petrolio. Gela si lavora esclusivamente olio di palma. Mentre a Gela si utilizzerà al 100% olio di palma.

A parità di sostanze nutrienti, chi sceglie un menù “verde” -senza consumare carni bianche né rosse- riduce del 34% le emissioni di gas serra legate alla sua dieta. La produzione degli alimenti necessari per una dieta “onnivora” ricca di carne comporta infatti l’emissione di 25,2 chilogrammi di CO2 equivalente per settimana, contro i 16,6 chilogrammi di un’alternativa vegetariana. Altreconomia ha elaborato questi dati seguendo le “Linee guida per una sana alimentazione italiana” del CREA.

In Italia il tasso di volontariato, ovvero il numero di cittadini impegnati all’interno di associazioni riconosciute, è più alto laddove più elevato è anche il reddito pro-capite, e più basso il numero dei disoccupati. Altreconomia dedica la copertina del numero di maggio al “segno dei volontari”. Focus sul ruolo delle donne: in media, sono più generose, perché dedicano agli altri in media 18,5 ore, contro le 15,4 degli uomini. “C’è più volontariato laddove c’è meno bisogno, mentre dov’è difficile trovare lavoro il tasso si affievolisce” spiega ad Ae lo statistico Andrea Bertocchini, della Fondazione volontariato e partecipazione.
Il 19% dei volontari ha più di 65 anni: solo l’Auser ne coinvolge 45mila nelle proprie attività. 800 animano i laboratori di cucito in 54 Sartorie della solidarietà.

A maggio 46 università italiane, che aderiscono alla “Rete delle università per la sostenibilità”, firmeranno il proprio statuto comune. Gli Atenei italiani sono come una “città” con una popolazione di 1,6 milioni di abitanti.
Le buone pratiche raccolte da Altreconomia vanno da Milano (alla Bicocca la differenziata è passata dal 25 al 70% in un anno e mezzo) a Genova (differenziata al 60%), passando per Trento (dove esiste una piattaforma di car pooling).

Contenuti podcast, servizi in streaming, interazione con gli ascoltatori grazie ai social network: la radio è tra i media tradizionali quello che ha superato (e vinto) la rivoluzione digitale.

Grazie a programmi autorevoli e informazione di qualità, alcune emittenti indipendenti -da Radio Popolare a Radio Onda d’Urto, da Radio Città Fujiko a Radio Siani– resistono in un mercato sempre più concentrato: con la prossima fusione tra Fininvest e Fineco, tre realtà (queste due e il Gruppo Espresso) controlleranno il 60% della raccolta pubblicitaria, che vale i tre quarti del fatturato complessivo del comparto (610 milioni di euro).