(In)FormaMentisEconomia&Finanza EticaMusicalMentis

Nasce “Scena Unita”, il fondo a sostegno dei lavoratori della Musica e dello Spettacolo

Milano, 13 novembre 2020 – «Non volevamo fare questa presentazione da casa, ma abbiano scelto uno spazio tecnico molto specializzato per ricordarci che ci sono tanti lavori che da casa non si possono fare e che ci sono tante persone che – proprio per tale motivazione – oggi non hanno più un lavoro. Per questo, oggi siamo qui, per presentare l’iniziativa: “Scena Unita”, rivolto ai lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo».

Con queste parole, la moderatrice e madrina/ambasciatrice di Cesvi, Cristina Parodi ha dato il via alla video conferenza stampa (via zoom) di presentazione di Scena Unita, il fondo a sostegno dei lavoratori del mondo musica e dello spettacolo. Presenti alla presentazione del progetto, per il mondo della musica e dello spettacolo: Fedez, Gianna Nannini, Gianni Morandi, Achille Lauro, Calcutta, Shade, Manuel Agnelli ed altri artisti coinvolti. Insieme a loro: Gloria Zavatta, Presidente del Cesvi; Giovamba‑i­a “Jambo” Praticò, La Musica Che Gira; Dino Lupelli, General Manager di Music Innovation Hub.

Come è stato spiegato dai presenti, Scelta Unita ha due obiettivi fondamentali: da una parte creare un’operazione di welfare di prossimità che vada a favore dei lavoratori più fragili dell’indotto del mondo della musica e dello spettacolo. Dall’altra parte, creare dei progetti che possano fare ripartire il settore.

Infatti, da mesi, il settore dello spettacolo è in ginocchio. Le conseguenze su tutta la filiera produttiva, di cui fanno parte i lavoratori autonomi o con contratto a intermittenza, senza le giuste tutele, e piccole imprese con margini davvero irrisori, sono disastrose: c’è la concreta possibilità che l’intero comparto non regga questo secondo stop. Il rischio che il sistema collassi è più che reale, sono numerosi i live club, i teatri e gli spazi dedicati allo spettacolo che da maggio a oggi hanno chiuso. Luoghi che componevano il tessuto connettivo della scena culturale permettendo agli artisti di crescere, investendo spesso in progetti emergenti, generando opportunità di emersione dal basso, di formazione e avviamento professionale.

Il settore dello spettacolo è un sistema complesso non sempre dotato di strumenti adeguati, sia da un punto di vista di inquadramento professionale che rispetto al sostegno economico alle realtà che lo compongono da parte dello Stato. L’emergenza sanitaria ha generato un peggioramento progressivo della situazione economica del settore che oggi rende non sostenibile la sopravvivenza delle persone e delle realtà, profit e no profit, che in esso operano.

Per questo, ha sottolineato Cristina Parodi: «Le persone che vi lavorano, al momento, non vedono un futuro. È necessario, è importante avere subito qualcosa di concreto, ovvero la creazione di un grande fondo di solidarietà, che deve essere trasparente e immediato. Scena Unita è partita dal cuore della musica, dalla responsabilità sociale degli stessi artisti, consapevoli del fatto che – in questo momento – è molto difficile chiedere alle persone un ulteriore sforzo di solidarietà dopo quanto è stato fatto in primavera».

 Il Fondo SCENA UNITA – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo sarà gestito da CESVI – organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 – in collaborazione con La Musica Che Gira Music Innovation Hub.

 «Questa è una iniziativa di gruppo. Un moto di coesione, di collettività da parte di tanti artisti», ha puntualizzato Fedez, che ha aggiunto: «Scena Unita parte, come da un moto spontaneo di senso civico, di responsabilità sociale dell’artista. Ha una triplice valenza. In primo luogo, dare questo clima di forte coesione, di iniziativa di gruppo che potesse distenere un clima che è sempre divisivo sotto molteplici aspetti. In secondo luogo, cercare di recuperare più soldi possibili per aiutare più lavoratori possibili che permettono a noi stessi di mettere in scena quello che facciamo. Una problematica che la pandemia ha soltanto accelerato, Infatti, il settore delle maestranze della musica e dello spettacolo, purtroppo, non è stato mai mappato. Questa emergenza sanitaria non ha fatto altro che fare emergere un problema preesistente. Infine, il terzo aspetto riguarda il fatto che Scena Unita nasce anche per agevolare, aiutare e aprire un tavolo in cui i lavoratori siano parte integrante di questa mappature. Motivo per il quale, credo, tale iniziativa sia stata patrocinata dal Ministero per i beni e delle attività culturali e per il turismo».

Fino ad ora, in due settimane, il fondo ha raccolto due milioni di euro. «Tutti gli artisti che hanno aderito all’iniziativa hanno donato. Questo è un aspetto importante, anche a livello simbolico. Con loro, hanno donato anche tutti i partner», ha sottolineato sempre Fedez.

Nel corso della video conferenza stampa è intervenuta anche Gianna Nannini che ha detto: «Voglio essere garante di questo progetto, questa iniziativa è supportata dai professionisti dello spettacolo. Noi ci mettiamo la nostra faccia grazie a Fedez. Questo serve a non perderci. La musica deve cambiare, la prima cosa è non perdere i professionisti dello spettacolo». Invece, Gianni Morandi: «Sono contento che si passi a fare delle cose. Le parole non bastano, ci voleva un’iniziativa di questo tipo. Era ora che tutta la nostra partecipazione fosse pratica. Conosciamo le difficoltà delle famiglie di questi professionisti, si parla di centinaia di migliaia di persone».

Nello specifico, ad oggi, hanno aderito Amazon Prime Video, che ha deciso di supportare la comunità creativa e i lavoratori del settore, e altri  brand  come  Banca  Intesa  San  Paolo,  Estetista   Cinica,  Fendi, Vertigo, Friends& Partners, Magell no Concerti, Vivo Concerti, Live Nation, Arcobaleno   Tre   Srl, Sony   Music   Entertainment   Italy,   Warner   Music,   Endemol   Shine, Fremantle Italia, Layla Cosmetics, Sisterhood Srl, Trident, BPM Concerti, 42 Records, Bomba Dischi, Eclectic,  DNA  Concerti,  Tanta  Roba,  Alchimia  che  costantemente  collaborano  con  il mondo dello spettacolo per  veicolare identità e valori.

In quanto dedicato ai lavoratori dello spettacolo, non si potrà pensare di prescindere dalla partecipazione del pubblico e di chiunque voglia e possa aiutare un settore senza il quale il mondo sarebbe, senza dubbio, un posto più brutto.

Sarà tuttavia indispensabile il supporto del tessuto industriale e d’impresa, che spesso è partner di eventi, festival e concerti. Lo spettacolo è un settore che da sempre permette a brand e aziende di veicolare identità e valori ed è importante che anche in questo caso il sodalizio persista.

«L’operazione di Scena Unita rappresenta per noi di Cesvi un’importante sfida perché siamo chiamati a mettere a disposizione la nostra professionalità e le nostre competenze maturate in 35 anni di interventi nella gestione di crisi ed emergenze, all’estero quanto in Italia, a favore di un settore, quello dello spettacolo, gravemente colpito in questo momento» ha dichiarato Gloria Zavatta, presidente di Cesvi. «La nostra mission è quella di essere accanto, con interventi mirati, alle persone più fragili e l’emergenza Covid-19 ci ha obbligato ad accendere i riflettori e focalizzarci su nuove emergenze: da quella sanitaria per le strutture ospedaliere italiane, a quella sociale con interventi mirati e a sostegno degli over 65 fino a quella economica per la ripartenza delle piccole e medie imprese di Bergamo. Oggi, con Scena Unita, vogliamo sostenere una nuova emergenza sociale che vede emergere nuove povertà nelle famiglie che hanno un lavatore nel mondo della musica, gravemente danneggiato dal lockdown. Un mondo che ci ha dato tanto e che ha bisogno, più che mai, del sostegno di tutti noi per ripartire».

«Il nostro è da sempre un lavoro fatto di condivisione, in un mondo ricco di reti di relazioni interpersonali che non è esagerato definire familiari. Ogni iniziativa che abbia come obiettivo quello di ridurre i gravi disagi che la pandemia ha generato, in un momento delicato come questo, è un’iniziativa che merita l’impegno di tutti. Siamo quindi felici di poter dare il nostro contributo in un fondo nato dalla spinta di chi questo mondo lo ama e lo conosce perché lo vive quotidianamente» – dichiara La Musica Che Gira – «Quando tutto questo finirà dovremo fare i conti con le carenze strutturali che hanno permesso che il settore sprofondasse sotto i colpi delle misure imposte dalla pandemia, carenze che necessitano di una riforma di sistema da molti anni. Intanto è prezioso contribuire a lenire anche in piccola parte la fragilità del settore e in questo Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo ha degli obiettivi ambiziosi e perfettamente centrati, che meritano di essere sostenuti».

«“Scena Unita – fondo per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo” – ha dichiarato Dino Lupelli per Music Innovation Hub – è un impegno in linea con la nostra mission: sviluppare un approccio collaborativo ed unitario nella filiera musicale italiana nel segno della responsabilità sociale e dell’innovazione. La pandemia ha messo in crisi il settore ma lo ha obbligato anche a rispondere insieme all’emergenza: questo progetto fornisce una risposta concreta attraverso linee di intervento congiunturali e prospettiche. Come MIH portiamo la nostra esperienza del fondo Sosteniamo la musica, promosso insieme a FIMI, che da marzo ad oggi ha ottenuto il sostegno dell’industria attraverso decine di iniziative che hanno coinvolto decine di artiste ed artisti e che si concluderà entro il 2020 avendo aiutato circa 1000 famiglie di musicisti. La filiera musicale, a nostro avviso, deve cogliere l’opportunità di riflettere sulle sue fragilità e trovare soluzioni per mediare gli interessi contrapposti, che la rendono debole nei confronti delle istituzioni. MIH vuole dare il proprio contributo a questo progetto per ripartire puntando sulla sostenibilità economica e sociale del settore, sulla rilevanza culturale della musica popolare e sulla costruzione di un ecosistema unitario dove artisti, imprenditori e singoli lavoratori siano  capaci  di  lavorare  insieme per rafforzare l’industria e stimolare un cambiamento sociale nella società italiana».

Le linee guida utili al raggiungimento degli obiettivi del fondo saranno elaborate da comitati tecnico scientifici e pool di esperti formati da:

  • Fondazione Centro Studi Doc
  • Fondazione Fitzcarraldo
  • cheFare
  • #chiamateNoi
  • Squadra live
  • 42 Law Firm
  • Associazione Unita
  • Prof. Stefano Baia Curioni (Università Bocconi)
  • Prof.ssa Dubini (Università Bocconi)
  • Prof. Gianluca Scarchillo (Università Sapienza)
  • Prof. Fabio Dell’Aversana (Università Federico II)
  • Maurizio Roi (Mediartecultura e Art-booking)
  • Andrea Marco Ricci (CAM/Note Legali/Nuovo IMAIE)

 

MANIFESTO INIZIATIVA SCENA UNITA DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO

 

PREMESSA

Il progetto “Scena Unita della musica e dello spettacolo” nasce dalla consapevolezza che, il comparto dei lavoratori dello spettacolo, a causa dell’emergenza Covid19 e delle relative disposizioni nazionali e regionali che regolamentano il settore, ha visto una battuta d’arresto con la relativa paralisi totale del lavoro delle maestranze di vario genere e livello coinvolte a servizio della realizzazione dell’evento stesso.

La ripartenza di piccoli eventi a numeri ridotti la scorsa estate non ha permesso una ripartenza sostanziale e sostenibile del settore e la recente nuova emergenza, dettata dall’innalzamento della curva epidemiologica, ha costretto un nuovo inevitabile arresto delle attività produttive del nostro comparto.

Per i motivi espressi ed elencati il mondo degli artisti e degli enti privati si è unito per dare un contributo concreto alla filiera.

OGGETTO:

 “Scena Unita della musica e dello spettacolo” fondo istituito dagli artisti a sostegno dei lavoratori del settore.

 

OBIETTIVO:

L’obiettivo di “Scena Unita della Musica e dello spettacolo” è di realizzare un’iniziativa di prossimità per costruire un’opera di aiuto e supporto, in cui gli artisti mettono a disposizione la propria visibilità, influenza e notorietà per restituire il supporto in maniera diretta e concreta a quei lavoratori senza i quali la loro arte non avrebbe potuto prendere forma.

L’iniziativa si prefigge di dare un concreto e immediato aiuto ai lavoratori del mondo dello spettacolo colpiti duramente ed impossibilitati ad operare e, al contempo, si rende promotrice di un supporto alle attività che determinino una ripartenza del settore* istituendo un fondo che sarà costituito grazie alle donazioni degli stessi artisti e degli enti privati.

Scopi del fondo e punti di azione condivisi:

  1. Sostegno immediato alle figure individuate attraverso la conferma di una serie di requisiti definiti nel bando relativo ai lavoratori
  2. Supporto alle attività formative che verranno ritenute utili e risponderanno ai criteri del bando relativo alla formazione
  3. Supporto a progetti che possano innescare nuove occasioni di lavoro anch’esso definito con criteri del bando relativo alla progettazione

 

BASI DELL’OPERAZIONE E DINAMICA:

Le donazioni verranno effettuate sull’IBAN IT 49 H 03069 09606

100000000060 e attraverso la piattaforma FOR FUNDING di Intesa Sanpaolo con causale “Scena Unita”, e saranno raccolte da Cesvi, che metterà a disposizione i propri canali di raccolta fondi e la struttura operativa per erogare i fondi ai lavoratori e ai beneficiari dell’iniziativa. Per far sì che la meccanica della donazione si svolga con la massima trasparenza, i criteri per accedere al fondo “Scena Unita” saranno definiti da bandi.

COMITATO PROMOTORE:

La musica che gira è un coordinamento composto da lavoratori, artisti, imprenditori e professionisti della musica e dello spettacolo che ha aperto un dialogo con le istituzioni durante il primo lockdown per stimolare il supporto immediato al settore per l’emergenza Covid-19 e una riforma definitiva da tempo necessaria.

Music Innovation Hub è la prima spa impresa sociale in Italia con un focus sulla musica. Fondata da Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore, Music Management Club SRL e OXA SRL MIH sviluppa programmi di formazione professionale, incoraggia opportunità di networking a livello internazionale e promuove progetti innovativi nell’ambito della produzione, del consumo e della distribuzione musicale, con un focus sull’impatto sociale.

IN COLLABORAZIONE CON:

Cesvi è un’organizzazione umanitaria indipendente, fondata nel 1985 a Bergamo, che opera in tutto il mondo per supportare le popolazioni più vulnerabili nella promozione dei diritti umani, nel raggiungimento delle loro aspirazioni, per lo sviluppo sostenibile. In ragione degli ideali di giustizia sociale e di rispetto dei diritti umani, Cesvi persegue il benessere delle popolazioni vulnerabili che si trovano in condizione di povertà o colpite da guerre, calamità naturali e disastri ambientali. Ciò mediante la realizzazione, anche a livello internazionale, di opere di aiuto umanitario, sia in contesti emergenziali che di sviluppo, a sostegno delle categorie più deboli, in particolare di bambini, donne, anziani ed emarginati, supportandole nel raggiungimento delle proprie aspirazioni con l’obiettivo di promuoverne l’autonomia e la sostenibilità futura.

 

ARTISTI CHE HANNO GIÀ ADERITO

1 Achille Lauro
2 Alessandra Amoroso
3 Amadeus
4 Annalisa
5 Arisa
6 Baby K
7 Beba
8 Bianca Atzei
9 Boro Boro
10 Brunori Sas
11 Calcutta
12 Caparezza
13 Cara
14 Carl Brave
15 Carlo Verdone
16 Chiara Ferragni
17 Chiara Galiazzo
18 Claudio Baglioni
19 Coez
20 Colapesce
21 Cosmo
22 Dardust
23 Dargen D’amico
24 DJ Slait
25 Elio e le storie Tese
26 Elisa
27 Emma Marrone
28 Ermal Meta
29 Ernia
30 Eugenio in via di Gioia
31 Fabrizio Moro
32 Federica Abbate
33 Federica Carta
34 Fedez
35 Fiorello
36 Fred de Palma
37 Gaia Gozzi
38 Gemitaiz
39 Ghali
40 Gianna Nannini
41 Gianni Morandi
42 Gigi D’Alessio
43 Gio Evan
44 Giorgio Poi
45 Giovanni Caccamo
46 Guglielmo Scilla
47 Hell Raton
48 Il Volo
49 J-ax
50 Jack The Smoker
51 Lazza
52 Leon Faun
53 Levante
54 Lo stato sociale
55 Lorella Boccia
56 Low Kidd
57 Madame
58 Madman
59 Mahmood
60 Mannarino
61 Manuel Agnelli
62 Mara Sattei
63 Maria De Filippi
64 MezzoSangue
65 Michele Bravi
66 Michelle Hunziker
67 Motta
68 Myss Keta
69 Nayt
70 Niccolò Fabi
71 Nitro
72 Paolo Bonolis
73 Pinguini Tattici Nucleari
74 Priestess
75 Rose Villain
76 Rovere
77 Sabrina Ferilli
78 Senhit
79 Seryo
80 Shade
81 Simona Molinari
82 Tha Supreme
83 Tommaso Paradiso
84 Vasco Brondi
85 Vegas Jones
86 Young Miles

 

Chiunque potrà donare attraverso  la  piattaforma  di  crowdfunding  ForFunding.it  messa  a disposizione  da  Intesa  Sanpaolo  che,  fin  da  subito,  ha  creduto  nella  validità  del  progetto  e  ha fatto partire  oggi  la  raccolta  fondi  con  una  propria  generosa  donazione.  I clienti della banca, tramite gli oltre 7.000  sportelli  ATM  di  Intesa  Sanpaolo,  potranno  anche  donare  1  euro  al progetto in modo rapido, intuitivo e sicuro durante l’operazione di prelievo. In entrambi i casi, ogni euro donato verrà interamente versato al progetto “Scena Unita”.

www.scenaunita.org

#energiaallasolidarietà

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.