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“Shock in my town”, addio al Maestro Franco Battiato

“Shock in my town”

Su chi ho amato tanto, a caldo, non riesco a scrivere molto.

Copiose scendono le lacrime. Ho bisogno di metabolizzare. Di elaborare il lutto.

Maestro Franco Battiato, “tutto l’universo obbedisce all’amore” e, quindi, anche io.

“Il re del mondo mi* tiene prigioniero il cuore” e “‘ccu tuttu ca fora si mori, mi sento stranizza d’amuri…”.

Per te, purtroppo, è arrivato “il tempo di lasciare questo ciclo di vite. E non mi abbandonare mai. (Tu) Non mi abbandonare mai”.

Riduttivo dirti che “è stato molto bello” ciò che il tuo estro, la tua genialità, immensa cultura e sensibilità ci hanno donato. Un privilegio ascoltarti dal vivo.

In questo “Oceano di silenzio”, ti verrò a cercare nelle tue canzoni, “perché ho bisogno della tua presenza, per capire meglio la mia essenza”.

Maestro, “in secondo imbrunire il cuore, quando si fa sera muore d’amore…”

Per tutto questo amore; per le emozioni, per tutto quello che – attraverso i tuoi testi – ho imparato, sentito, vissuto: grazie!

Adesso, riposati e preparati a questo viaggio verso “mondi lontanissimi”, dove farai ascoltare ancora “la voce del padrone”.

“In quel paese che ti somiglia tanto.

I soli languidi dei suoi cieli annebbiati

hanno per il mio spirito l’incanto

dei tuoi occhi quando brillano offuscati.

Laggiù tutto é ordine e bellezza,

calma e voluttà”.

Con infinita riconoscenza, buon viaggio Maestro.

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.