Banca d’Italia, Visco: “Nel complesso, l’economia fatica a riprendersi dalla doppia recessione”
Roma, 31 maggio 2019 – “Nel complesso, l’economia (italiana, n.d.r.) fatica a riprendersi dalla doppia recessione”. Questa frase colta durante la lettura delle “considerazioni finali” del Governatore Ignazio Visco – riguardanti la Relazione annuale della Banca d’Italia – evidenzia le molte ombre e la scarsa luce dello stato di salute dell’economia italiana. Lancia, quindi, un forte monito all’attuale Governo. Nello specifico, boccia la manovra in deficit, puntualizzando che “L’Ue non è nemica”. Emerge preoccupazione per lo spread, l’occupazione (giovanile e femminile) e per il Sud. Pone, così, dei dubbi sul cosiddetto “Decreto Dignità”, che potrebbe rendere ancor più difficile l’aumento dei contratti a tempo indeterminato. Allo stesso tempo, le riflessioni degli economisti della Banca d’Italia su reddito di cittadinanza e quota 100, sollevano – anche in questo caso – dei dubbi sugli effetti concernenti l’occupazione. Il governatore, si sofferma – altresì – sui migranti, sottolineando il fatto che potrebbero essere una risorsa per la crescita del Paese. Allo stesso tempo, lamenta il fatto che l’Italia non sappia valorizzare e fornire le giuste opportunità ai nostri giovani laureati – soprattutto quelli del Sud -, ancora costretti a lasciare i loro luoghi di origine (cosa che va ad alimentare la spirale negativa di depauperamento e spopolamente del territorio, n.d.r.). Rimanendo al Sud, dice Visco: “E’ necessario intervenire sui fattori alla base del ritardo del Mezzogiorno: non ci si può affidare solo ai tentativi di compensarlo con trasferimenti monetari. Gli effetti sull’economia meridionale degli investimenti pubblici nella scuola e nelle infrastrutture possono essere rilevantissimi”.
Uno scenario tutt’altro che rosa che, tuttavia, non sorprende chi ha il polso della situazione reale del Belpaese.
Rosy Merola