Finanza

La “nona sinfonia” della Juventus non (con)vince in Borsa

Torino, 27 luglio 2020 – Dopo la sconfitta contro l’Udinese, la Juventus – prendendo in prestito il gergo tennistico – non fallisce il secondo “match point” e, alla 36esima giornata di campionato battendo per 2 a 0 la Sampdoria, conquista il suo nono scudetto di fila. Il primo dell’era Sarri e, soprattutto, in presenza dell’emergenza da Coronavirus. Un risultato sportivo che oltre ad essere stato accolto in maniera abbastanza tiepida da una discreta parte della tifoseria bianconera – mai entrata veramente in sintonia con l’allenatore e, allo stesso tempo, un po’ abituata a vincere il tricolore –, non convince affatto gli investitori in borsa.

Infatti, essendo il trend di un titolo azionario di una squadra di calcio condizionato dai risultati sportivi o da eventi particolari (tipo il balzo in alto del titolo quando fu annunciato l’acquisto di Cristiano Ronaldo), ci si poteva attendere che la vittoria del nono scudetto avrebbe fatto sì che il titolo chiudesse la seduta odierna con il segno positivo. Andando ad analizzare l’andamento, dopo una apertura lievemente in progresso, per tutta la giornata il trend è stato decrescente, chiudendo a -5,7344% rispetto all’ultima seduta.

Per dovere di cronaca, ricordiamo che il 10 luglio 2019 – ad un anno di distanza dall’acquisto di CR7 – il titolo aveva registrato un incremento del +128%, con le azioni passate nel periodo in esame da 0,666 € a 1,5170 €, fino ad arrivare all’odierno 0,937 € di oggi. In particolare, stando ai dati di Borsa Italiana, il titolo registra un -23,32% per quanto riguarda la performance negli ultimi 6 mesi e un -34,47% della performance ad 1 anno. Invece, nell’ultimo mese ha evidenziato un + 0,49%.

Segno che anche il mercato, così come gli stessi tifosi, oltre ad aver dato per scontato il nono scudetto di fila, non ha trovato convincente – fino ad ora – la performance sportiva della Juventus. In effetti, allo stato attuale, la squadra di Maurizio Sarri è al primo posto con 83 punti (aggiudicandosi le ultime due partite a punteggio pieno, finirebbe la stagione 2019/2020 a 89 punti) contro i 90 della stagione 2018/2019, i 95 punti della stagione 2017/2018, per non parlare del record storico di 102 punti in classifica raggiunti dai bianconeri guidati da Antonio Conte nella stagione 2013/2014. Tra l’altro, senza aver vinto quest’anno né la Coppa Italia (andata al Napoli) e neppure la Supercoppa italiana (vinta dalla Lazio). A questo punto, è evidente che investitori e tifosi sono in attesa di vedere come procederà la corsa della squadra di Andrea Agnelli in Champions League. Esito che, stando ai rumors di corridoio, potrebbe anche condizionare l’assetto della stessa squadra.

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.