Approfondimenti/Inchieste

#PilloleCilentane – “La Cassa Rurale di Moio della Civitella”

(Foto di Rosy Merola)

 

Se l’attualità ci porta alla nuova Banca BCC Magna Grecia – nata dalla Fusione della Bcc di Buccino e dei Comuni Cilentani con Banca 2021 -, che ufficialmente ha iniziato il suo percorso il 13 novembre 2023,  dal passato arriva un “reperto” che ho rinvenuto in un cassetto e che mi dà modo di sottolineare, se vogliamo, un tratto significativo della storia economica del Comune di Moio della Civitella.

Infatti, come si legge nel sito della BCC di Buccino e dei Comuni Cilentani (alla voce “Storia”): «La BCC di Moio della Civitella iniziò ad operare nel 1985. Se Copersito, partendo dalla periferia, aveva conquistato il centro del suo territorio, Moio sfidò a sua volta con successo una regola non scritta, ma pur sempre vigente. Una cittadina con meno di duemila anime, riuscì infatti non solo a costituire la “sua” banca, ma anche ad espandersi nella vicina, più grande Vallo della Lucania, coprendo una zona che comprendeva inoltre Campora, Cannalonga, Ceraso, Gioi, Novi Velia e Salento. La “Cassa” diede ossigeno ad un’area dimenticata dalle grandi banche e dalla mano pubblica, ponendosi come unico e fondamentale punto di riferimento per quanti volessero iniziare od ampliare un’attività. Non si può sottacere che la sua presenza contribuì a creare lavoro su un territorio povero d’opportunità, ed aiutò ad imprimere un colpo decisivo al grave fenomeno dell’usura. Agricoltori, artigiani, commercianti, devono la loro tranquillità e le fortune attuali all’azione lungimirante e solidale della Banca. Il senso di appartenenza tra i Soci è infatti molto accentuato, e la Cassa venne vissuta come legame familiare, non solo come luogo d’affari. Il forte spirito identitario nacque pure da qualche vicissitudine, superata con volontà e coraggio. Nel marzo del 1996, con una decisione molto contestata dai fedelissimi Soci e dagli Amministratori, la Banca d’Italia dispose infatti il commissariamento della piccola, ma già consolidata istituzione. Appena un anno dopo, si dovette fortunatamente ammettere che non c’era stata la paventata “cattiva gestione”, e la Banca ritornò in campo con pienezza di diritto, pronta a rifare con entusiasmo la sua parte per lo sviluppo del Cilento. Tra i suoi principali esponenti, vanno citati almeno i Presidenti: il compianto Ing. Angelo De Vita, il Prof. Antonio Troncone, il Prof. Oris Valletta, il Dott. Bartolomeo Troncone, il Prof. Angelo Ruggiero. Il resto, è storia recente. Nel 2000 la Cassa di Moio della Civitella è confluita nella “Comuni Cilentani”, portando in dote oltre 40 milioni di Euro di raccolta diretta, 13 di “indiretta”, 12 di impieghi “vivi”, due sportelli. Dopo le ultime elezioni, siamo debitori verso il comprensorio dell’operosità responsabile di parecchi nostri Consiglieri e Sindaci. Anche per la loro sollecitazione, a maggio del 2005 è stata inaugurata la nuova sede di Vallo, che ha conferito una maggiore visibilità alla Banca su un territorio dalle interessanti potenzialità. La “delegazione” ex Moio comprende l’Avv. Romano Ruggiero, Vice Presidente Vicario, Matteo Ruggiero e Maurizio Pilerci, Consiglieri, il Dott. Luciano Carlone, Presidente del Collegio Sindacale, con l’altro Sindaco Antonio Palladino». 

(Il virgolettato rimane anonimo su richiesta dell’autore)

 

Rosy Merola

 

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.