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TEDxBologna 2015, il futuro sta nelle idee di valore

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BOLOGNA, 14 OTTOBRE 2015 – Quinta edizione per il TEDx Bologna dal titolo “Tradizionalmente Innoativi”,n crescita senza sosta, dopo il sold out dell’anno scorso quest’anno si ripropone con 19 speaker provenienti da più parti del mondo, con una particolarità: sono italiani. Tra le novità una sessione tutta bolognese.

Il DNA che animano i TED è il fermento delle idee e pensieri che si concretizzano e si monetizzano. Il format che ogni anno si tiene in migliaia città del mondo, mette a disposizione le idee di valore di uomini e donne che si sono distinti professionalmente, umanamente e artisticamente.

A Bologna quest’anno torneranno dai vari Paesi sparsi per il mondo, seppure per un giorno, i nostri talenti che parleranno delle loro idee vincenti: si va dall’open innovation, nuova modo di fare management in un’azienda, all’Open Badge che diventa un portfolio personale della propria conoscenza.  Come programmare la viralità di un evento? Ne parlerà chi ha trasformato una call in un video con più di 25 milioni di visualizzazioni su YouTube.  Nuova cultura del turismo, il turista che sceglie la meta non in base al luogo ma al tipo di persone che vuole incontrare. Quanto può valere un’azienda dopo solo un anno di vita? La risposta è anche decine di milioni di dollari, una case history tutta da raccontare. Un pout-pourri di idee di valore che provocheranno adrenalina in chi quel giorno deciderà di assistere all’evento.

Gli speaker

Bibop G. Gresta (Los Angeles). Bibop, Chief Operative Officer è attivamente impegnato nel coordinamento e gestione del team di 420 ingegneri in 21 paesi e nella costruzione del primo Hyperloop, il più’ avanzato ed efficiente sistema di trasporto mai concepito.

Paolo Ferri, (Barcellona). Una moneta fatta di CO2 per premiare la sostenibilità urbana. Nel 2013 fonda wecity, l’app che premia qualunque forma di mobilità sostenibile in ambito urbano. Grazie alla certificazione sulla CO2 evitata, wecity è la prima piattaforma al mondo con una moneta virtuale basata sulla sostenibilità degli spostamenti urbani.

Gianni Tonelli, (Imola). Segretario generale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia). L’impegno nel sindacato autonomo per difendere senza se e senza ma quelli che lui chiama i professionisti della sicurezza, presenterà la sua idea per salvaguardare i suoi colleghi.

Enrica Sighinolfi, (New York). Il Potere del noi. Da  Modena a New York, passando per Roma, Parigi e Milano. 28 anni, una laurea triennale e specialistica in economia, un rampante inizio di carriera lavorando per la prestigiosa società di consulenza manageriale Boston Consulting Group, un master in storia dell’arte ed un’esperienza al Guggenheim, per approdare poi in Opportunity Network, una giovane azienda nata solo un anno fa e ad oggi valutata decine di milioni di dollari. Enrica svela il segreto di come ciò sia stato possibile: trovando la forza in sé stessi, ma anche e soprattutto costruendo ed investendo in una rete di persone fidate e determinate a lasciare il segno.

Fabio Zaffagnini, (Fusignano – Ravenna). Si pianifica la viralità? Da chi ha creato rockin1000, alcune riflessioni su cosa si pianifica e cosa invece non è possibile prevedere in un progetto che diventa virale.

Luca Rosetti, (Londra). Romagnolo di nascita specializzato in Scienze comportamentali, Strategia ed Engagement Insieme ad alcuni dei migliori giovani talenti internazionali ha fondato MillenniaMInds Ltd., un’azienda di successo situata in Silicon Valley specializzata nello sfruttare il pieno potenziale della generazione identificata come “Millennials”.

Hang and Harp, (Parigi). Nuove connessioni. C’è un effetto oggettivo della musica sulla mente, sulle emozioni, sul corpo? Quali sono i parametri musicali che influiscono maggiormente sulla psiche? In che modo l’antico concetto di Armonia può essere ancora attuale oggi e fornire le basi per una musica nuova e proiettata nel futuro, alla luce degli studi in neuroscienza e in musicoterapia? Aldilà delle domande e delle loro possibili risposte, ci saranno delle performance  musicali composte per stimolare stati mentali creativi e rilassanti.

Lucia Chierchia, (Forlì).  Open Innovation: un viaggio oltre gli schemi tradizionali. Open Innovation significa muoversi oltre la rete esterna di innovatori fidati, alla scoperta di nuove potenziali alleanze in ecosistemi non tradizionali.

Si possono creare sinergie con piccole startup e persino con inventori da garage, nuove forme di collaborazione con aziende che giocano in differenti settori tecnologici e di mercato, e nuovi modelli di business che coinvolgono banche ed investitori come intermediari per raggiungere persone brillanti ed innovative.

Lorenzo Piazzi,  (Milano). Ereditá digitali. Nell’era dove tutto sembra dover diventare open-qualcosa, anche l’open-design, in Italia, ha da dire la sua al mondo. Forse proprio perchè custodi di una delle più straordinarie storie d’innovazione culturale, industriale, sociale e tecnologica dell’ultimo secolo in questo settore.

Come sarà raccontato il nostro presente? Cosa possono fare per noi le Eredità Digitali?

Simone Ravaioli, (Istanbul). La magia degli Open Badges: rendere l’invisibile manifesto. Originario di Faenza racconterà di immagini che non hanno bisogno di parole.

Che cosa succede se potessimo utilizzare una semplice immagine, una collezione di piccoli elementi visivi che rivelano tutto ciò che sappiamo, ciò che amiamo, ciò che siamo.

Gli Open Badge sono rappresentazioni digitali di successi, di apprendimento, abilità e che diventano un portfolio personale della conoscenza di ognuno, una valuta sociale personale che comunica la tua reputazione e identità.

Renato Ruatti. (Milano). Il suono dell’alluminio. Fin da bambino rivela la sua esuberanza e creatività elaborando e modellando vecchie moto che fa sfrecciare tra le vie del paese e sui sentieri di montagna. Ha progettato la prima  chitarra di alluminio, quella che ha suonato Ben Harper, Saturnino, Lou Reed, Bruce Springsteen, Sting, etc.

Piergiorgio Grossi. (Reggio Emilia) I dati [de]scrivono il mondo. Otto volte Campione del Mondo come responsabile dei Sistemi Informativi di Ferrari F1. Grossi dice: “Le nostre azioni generano continuamente milioni di dati che raccontano una realtà altrimenti difficile da comprendere. Oggi abbiamo finalmente capito come le informazioni abbiano il potere di [de]scrivere, insieme all’uomo, il futuro del mondo.

A grandi poteri corrispondono grandi responsabilità, come sanno bene i supereroi: siete disposti ad imparare a decidere in base ai dati e non solo alle vostre impressioni?

Marcello Mancini. (Macerata) Come rivoluzionare la vendita. Imprenditore ed esperto di formazione, è fondatore e presidente di Performance Strategies, una delle più prestigiose aziende italiane che si occupa di formazione manageriale e crescita personale.

Silvia Salmieri. (Valsamoggia). La vera innovazione è essere sé stessi. Iperconnessi, frammentati in tanti ruoli e sottoposti a ritmi di vita che non sentiamo nostri. Oggi staccare la spina partendo per una vacanza sta diventando sempre più importante, ma visitare una città seguendo itinerari e tabelle di marcia, non basta più. Al viaggio si chiede perciò di recuperare il contatto con se stessi, di imparare qualcosa di nuovo e di stringere relazioni. All’interno di questo scenario, Destinazione Umana si pone come un nuovo modo di fare turismo, che ribalta la concezione del viaggio chiedendo a chi sta per partire non dove vuole andare, bensì chi desidera conoscere. Per farlo, propone ai viaggiatori non mete fini a sé stesse ma quattro percorsi basati sui loro bisogni: cambiamento (di vita), immersione nella natura, spiritualità (e quindi ricerca di sè) e, infine, autoimprenditoria.

Simone Gamberini, (Bologna). Il futuro della cooperazione. Oggi nel mondo una persona su sette è socio di una cooperativa. Ci sono un miliardo di cooperatori distribuiti nei cinque continenti. In Italia i soci cooperative sono 13 milioni.

In Italia ogni anno nascono 7.000 nuove cooperative, tra queste ci sono molto imprese private che sono andate in fallimento e che sono risorte grazie alla decisione dei propri dipendenti di costituirsi in cooperativa.

Questo processo di riscatto di imprese fallite prende il nome di “workers buy out”, un fenomeno sempre più diffuso negli Stati Uniti, soprattutto come reazione alla grave crisi che ha colpito l’economia mondiale. Il modello cooperativo, dunque, è in grado di rispondere ai nuovi mutamenti economici e sociali, rispondendo ai nuovi bisogni della popolazione.

Silvia Evangelisti. (Bologna). Questo lo potevo fare anche io. Frase che, chi si occupa d’arte contemporanea o la “frequenta”, ha sentito mille volte. Francesco Bonami l’ha usata come titolo per un suo libro e per una trasmissione televisiva. Questa frase banale nasconde la convinzione: che l’arte contemporanea, a differenza dell’arte del passato, non richieda alcuna abilità tecnica, che sia una sorta di gioco per un’élite di intellettuali che se la raccontano tra loro, fingendo di capire dove non c’è niente da capire.

Evangelisti dal 1986 ad oggi  è titolare della cattedra di Storia e metodologia della critica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Per ventiquattro anni ha visto e fatto crescere Arte e Fiera, la fiera internazionale dedicata all’arte per eccellenza.

Alessandro Gheri.  (Bologna). Liberex, la moneta della fiducia. Membro del comitato direttivo del Circuito Liberex.net, il primo circuito di moneta complementare operante in Emilia Romagna da poco più di un anno.

Chiara Galloni. (Bologna). La Cultura, dentro e fuori. Se in un paese come l’Italia, nonostante l’immane patrimonio materiale e immateriale che presenta, in cultura si impegna solo lo 0,23% del PIL, forse il problema non è la crisi economica, ma la visione politica e i meccanismi che ne regolano il sistema. I cosiddetti “piccoli innovatori culturali” oggi rivelano un altro modo di produrre e consumare cultura, ma se questa ondata non diventa un traino per rivoluzionare anche le Istituzioni pubbliche, l’innovazione sembra destinata ad arenarsi.

Maria Chiara Prodi. (Parigi). Cittadini nel mondo. La nuova emigrazione è un trend demografico ineludibile. Ma emigrano cervelli, talenti o cittadini? E in che modo è possibile vivere una cittadinanza globale senza cadere nel rischio di non essere veramente cittadini (attivi) di nessun luogo? Il primo ingrediente per la partecipazione è l’informazione. Questo talk spiega in pochi minuti che strumenti hanno a disposizione i cittadini per relazionarsi con l’estero (che siano emigranti o imprenditori o artisti interessati a sviluppare le proprie attività all’estero). Le rimesse 2.0 degli emigranti, infatti, non si misurano in euro, ma in capitale culturale acquisito con il viaggio. Come metterlo a disposizione del proprio paese?

L’Ospite “sorpresa”

Valerio Canetti. (Bologna). L’innovazione e il punto debole del cocco. Una fetta di cocco è lo snack ideale per una giornata in spiaggia, una serata tra amici, un picnic… eppure molte persone non comprano la noce di cocco perché non sanno come aprirla.  “Ho affrontato la mia prima noce di cocco alcuni anni fa, – racconta Canetti – senza avere idea di come romperla. Dopo diversi tentativi e non poca fatica ho raggiunto lo scopo, ma mi sono chiesto se non vi fosse un modo più razionale, sicuro, igienico di aprirla. Ho iniziato a studiare la questione individuando, dapprima, il punto debole della noce, poi lo strumento più adatto per affrontarla… così è nato Cococrack, uno strumento semplice, utilizzabile da chiunque per aprire senza sforzo, in sicurezza e igienicamente uno dei frutti più duri che conosciamo”.

Partner e sponsor

TEDx Bologna è patrocinato come ogni anno dal Comune di Bologna.

Ed stato realizzato anche grazie al contributo di:

Main sponsor; Unipol Ideas, Unipol Group, Mollusco e Balena, Allnet Italia,Touché.

Silver sponsor: Visual Lab, Bonfiglioli consulting, Pasta volante, Gabriele Corni Studio Fotografico, One/Off,

Allestimenti Bologna, Your Brand Camp.

Il programma completo su www.tedxbologna.com

TEDx

TED, Technology Entertainment Design, era all’origine solo una conferenza annuale che si tiene a Monterey. Adesso è un format che dalla California si è diffuso in tutto il mondo, diventando sinonimo di innovazione, non solo per i suoi contenuti, ma anche per il suo spirito, riassunto nello slogan “ideas worth spreading”, idee che vale la pena diffondere. Raccontate dalla voce di chi le ha. TEDx’ sta per “independently organized event”, ovvero, “evento organizzato in maniera indipendente” e per questo non assimilabile o confondibile con la conferenza TED.

www.tedxbologna.com

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