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Art&Finance: La danza di Kamila Sitak

Da sempre, la danza è fonte di ispirazione per la pittura e la scultura. Come non citare, uno per tutti, Edgar Degas e le sue incantevoli ballerine. Essendo da poco trascorsa la Giornata Mondiale della Danza (il 29 aprile), Art&Finance ha deciso di omaggiare tale arte e disciplina, presentandovi alcuni dipinti di un’artista contemporanea promettente: Kamila Sitak.

Nata in Polonia (nel 1985), le sue opere riflettono gli studi e l’amore per la danza classica, il tango e le diverse espressioni artistiche di ballo. Conoscenza e passione che conferiscono ai suoi dipinti armonia e una sorta di musicalità visiva che riesce a riflettere la bellezza, l’eleganza e l’emozioni della danza. Di seguito, cinque dipinti selezionati per Art&Finance.

 

Titolo Opera: The other side of the mirror (2019)
Artista: Kamila Sitak
Tecnica: Acrilico su tela
Dimensioni: 60×90 cm

 

Titolo Opera: Tights (2019)
Artista: Kamila Sitak
Tecnica: Acrilico su tela
Dimensioni: 60×60 cm

 

Titolo Opera: Embrace (2020)
Artista: Kamila Sitak
Tecnica: Acrilico su tela
Dimensioni: 120×100 cm

 

Titolo Opera: Purple!
Artista: Kamila Sitak
Tecnica: Acrilico su tela
Dimensioni: 100×120 cm

 

Titolo Opera: Dance IV
Artista: Kamila Sitak
Tecnica: Acrilico su tela
Dimensioni: 100×120 cm

 

Contact: 

Kamila Sitak

+48507058899

kamila@artkam.com.pl

https://artkam.com.pl/

 

 

Rosy Merola

Rosy Merola

Definisco il mio percorso professionale come un “volo pindarico” dalla Laurea in Economia e Commercio al Giornalismo. Giornalista pubblicista, Addetta stampa, Marketing&Communication Manager, Founder di SinergicaMentis. Da diversi anni mi occupo della redazione di articoli, note e recensioni di diverso contenuto. Per il percorso di studi fatto, tendenzialmente, mi occupo di tematiche economiche. Nello specifico, quando è possibile, mi piace mettere in evidenza il lato positivo del nostro Made in Italy, scrivendo delle eccellenze, start-up, e delle storie di uomini e donne che lo rendono speciale. Tuttavia, una tantum, confesso di cadere nella tentazione di scrivere qualcosa che esula dalla sfera economico-finanziaria (Mea Culpa!). Spaziando dall'arte, alla musica, ai libri, alla cultura in generale. Con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani esordienti e di quelle realtà che mi piace definire "startup culturali". Perché, se c'è una frase che proprio non riesco a digerire è che: "La cultura non dà da mangiare". Una affermazione che non è ammissibile. Soprattutto in Italia.