Sociale

#Nessunbambinoescluso, Campagna solidale della Fondazione “L’Albero della Vita”

Campagna FADV

In Italia sono 28.449 i minori allontanati dalle famiglie di origine a causa di abbandono, incuria, violenza, abusi, maltrattamenti e grave disagio del nucleo familiare.

Di questi 14.255 sono inseriti presso strutture di accoglienza e servizi residenziali, senza che si prospetti per loro l’opportunità di avere una vera famiglia.

Da oltre 18 anni, a prendersi cura di questi bambini abbandonati, garantendo loro protezione nelle comunità di accoglienza e l’opportunità di un futuro migliore, è la Fondazione L’Albero della Vita – Onlus impegnata nella tutela e nel sostegno dei bambini che vivono in situazioni di emarginazione e disagio sociale

Per continuare a farlo, fino al 21 novembre lancia Nessun bambino escluso, la campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi con SMS solidale al 45597 il cui ricavato verrà utilizzato per offrire un ambiente ospitale e familiare a bambini, adolescenti e giovani mamme in difficoltà e garantire loro un percorso di recupero psico-fisico e di integrazione nella società.

Sono in tutto sei le comunità alloggio a dimensione familiare, dislocate su tutto il territorio nazionale, gestite dalla Fondazione L’Albero della Vita. Vere e proprie case che accolgono minori di età differenti, dai primissimi giorni di vita fino all’acquisizione dell’indipendenza.

A Milano sono ZeroSei, per bambini da 0 a 6 anni, e La Rondine 1 e La Rondine 2, per nuclei mamma-bambino in condizioni di difficoltà e di marginalità sociale; in provincia di Pavia a Borgarello La Bussola, per bambini dai 3 ai 12 anni, a Oristano La Fenice, per minori di età compresa tra i 10 e i 17 anni; a Palermo Giovani in Crescita per ragazzi, generalmente stranieri non accompagnati, di età compresa tra i 15 e i 21 anni.

Qui un numero limitato di ospiti condivide, anche grazie alla presenza di operatori professionali, una quotidianità in tutto simile a quella di tante famiglie: la sveglia al mattino, il tragitto a scuola o al lavoro, le faccende domestiche, i pasti, i giochi, gli amici, i pianti, le coccole, le favole prima di addormentarsi.

Si tratta di luoghi attrezzati e confortevoli in cui non ci si limita a far fronte a situazioni di emergenza, ma ai minori vengono offerti il calore di un clima familiare e un intervento educativo personalizzato finalizzato a un corretto sviluppo affettivo e relazionale e a un solido reinserimento sociale. Grazie all’assistenza di differenti figure professionali specializzate, ogni bambino segue un programma individualizzato, finalizzato a superare le precedenti esperienze traumatiche e comprendente azioni di supporto educativo, sostegno psicosociale, sviluppo affettivo e relazionale, recupero e integrazione sociale.